La colata di corruzione sulle “Grandi opere”

di Luigi Gaetti capogruppo M5S Senato

In Italia Grandi opere fanno rima con corruzione, mafie e malaffare: Alta Velocità Milano-Genova, ‘People Mover’ di Pisa, Expo, Mose di Venezia, Terzo valico Liguria – Piemonte. Eppure il governo Renzi continua a puntare tutto su questi grandi appalti pubblici e soprattutto ad osannare le lobby che con queste infrastrutture fanno affari come se le inchieste della magistratura, i migliaia di arresti, i molteplici reati commessi ed i miliardi di euro pubblici sottratti allo Stato non contassero nulla.

Chi aveva promesso il cambiamento del sistema, oggi punta su un’idea di sviluppo da Prima Repubblica e su quei grandi gruppi di potere, sempre gli stessi, che come sanguisughe vivono su questo sistema e si autoalimentano succhiando soldi pubblici e mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini. Ma un governo che sceglie e accresce questa idea di Paese, un governo che favorisce sempre i soliti centri di potere imprenditoriali spalleggiati dalle mafie e pronti a mettere illecitamente le mani sui malloppi pubblici, non è forse colluso a quel sistema di corruzione e tangenti che sta uccidendo l’Italia? Che interessi ha nel farlo?

Il governo pensa a Expo, spinge per il fantasmagorico Ponte sullo Stretto di Messina e nel frattempo lascia nel dimenticatoio i tanti interventi di cui questo Paese ha davvero bisogno: così se piove, tutto intorno frana; i ponti crollano, la rete ferroviaria è da Terzo Mondo, i soffitti delle scuole precipitano, i monumenti decadono. Queste sono le ‘opere’ su cui investire, le opere che servono a far ripartire l’economia e le piccole medie – imprese, le opere necessarie a migliorare la sicurezza dei nostri territori e a creare lavoro e sviluppo. Ma per farlo ci vuole un altro Governo, il governo del Movimento 5 Stelle.