di Luigi Di Maio
Gentiloni ha dichiarato che il MoVimento 5 Stelle non ha alcuna possibilità di governare perché “non ha i numeri”. Se le sue profezie sono come quelle di Fassino, che ricordiamo per aver detto “Grillo faccia un partito e vediamo quanti voti prende”, non possiamo che essere contenti.
Ma se Gentiloni si sente così sicuro da escludere un governo del MoVimento 5 Stelle, prima forza politica del Paese accreditata intorno al 30%, a maggior ragione considera impossibile un governo del suo partito, il PD, ormai da tempo in caduta libera e che viaggia tra il 20 e il 22%. In sostanza Gentiloni, presidente del Consiglio del PD e candidato con il PD, ha messo fuori gioco il suo stesso partito.
Sembrerebbe un autogol, se invece questa sua uscita non rivelasse, inavvertitamente, le sue vere intenzioni: fare un accordo con Silvio Berlusconi il giorno dopo il 4 marzo.
Ora spetta agli elettori del centrosinistra fare una scelta: riabilitare Berlusconi votando il PD oppure scegliere il MoVimento 5 Stelle. Nel frattempo Gentiloni decida cosa vuole fare: se invece di governare ha deciso di scendere nell’arena della campagna elettorale, allora per correttezza e chiarezza si dimetta da Presidente del Consiglio.
Ps. Stamattina sono stato ospite di Mattino5. Ecco il video integrale dell’intervista