di Luigi Di Maio
Si vede che la campagna elettorale è entrata nel vivo. Basta leggere i giornali di oggi per capire il livello degli attacchi che stanno cominciando ad intensificarsi contro il MoVimento 5 Stelle e contro di me. Naturalmente ciò che è stato scritto non mi impensierisce, ma alcune riflessioni lasciatemele fare. Cominciamo da Panorama che oggi mi dedica una copertina ridicola. Ci sarebbe da ridere se non fosse che colui che fino a una settimana fa era il direttore di questo settimanale, Giorgio Mulè, oggi è candidato con Forza Italia alla Camera. Ma questo non vale solo per Panorama: Tommaso Cerno, il condirettore di Repubblica, il giornale di Carlo De Benedetti, si è dimesso per candidarsi con il PD.
Allora Panorama, per tutta la campagna elettorale, dovrebbe scrivere sotto il nome della testata che “il direttore si è dimesso per candidarsi con Forza Italia“, stessa cosa dovrebbe fare Repubblica scrivendo “il condirettore Tommaso Cerno si è dimesso per candidarsi con il Pd a MIlano“. Così riusciremmo a dare un po’ di coordinate a chi legge i giornali.
L’altro caso del giorno riguarda la mia missione a Londra con il prof. Lorenzo Fioramonti, dove abbiamo incontrato gli investitori internazionali, ai quali ho spiegato cosa faremo la sera delle elezioni. A loro ho detto che il M5S può arrivare ad avere la maggioranza, ma se così non fosse, faremo un appello pubblico a tutte le forze politiche chiedendo di convergere non sui ministeri e le poltrone, ma sui temi. La cosa assurda è che è uscita un’agenzia della Reuters che dice che io vorrei fare un governo di larghe intese con Fi, Pd e Lega, e questo governo di larghe intese è finito su tutte le pagine dei giornali di oggi, che scrivono di un giallo o di un presunto malinteso che non c’è mai stato. E ne scrivono soprattutto Stampa e Repubblica, i giornali di Carlo De Benedetti, che si è fatto 600mila euro grazie alla telefonata di Matteo Renzi che gli annunciava il decreto sulle popolari.
Nei collegi uninominali abbiamo presentato una super squadra di competenti che vengono dal mondo della ricerca, dell’Università, della medicina, dello sport, delle Forze armate, persone che si sono messe a disposizione del Paese. I giornali si sono guardati bene dal raccontare di questa squadra e tutti invece parlano di candidati “riciclati”, solo perché c’è una persona che dieci anni fa si è candidata con una coalizione di centrodestra alle amministrative e un’altra che dice di aver fatto otto anni fa la coordinatrice del Pd a livello comunale. Ma queste sono persone che hanno lavorato sul territorio e che hanno abbandonato gli altri partiti anni fa dopo averli conosciuti e che ora mettono la propria faccia nei collegi in cui si candidano.
Nel frattempo il PD a Bologna candida Casini e a Modena la Lorenzin e il figlio di De Luca in Campania, Berlusconi in Campania sta candidando l’autista di Raffaele Cutolo, fondatore della nuova camorra organizzato, a Salerno è candidato Alfieri, quello delle fritture di pesce, mente noi candidiamo Alessia D’Alessandro, giovane economista che lavora in Germania e parla cinque lingue. Però i nostri candidati vengono demonizzati, mentre degli impresentabili candidati dagli altri non se ne parla.
Dovete aiutarci a combattere la disinformazione che fa male al Paese. I prossimi trenta giorni valgono come dieci anni perché tra 30 giorni potremmo svegliarci e avere un governo 5 stelle. Chiedo anche a voi, in questi trenta giorni, di mettere il massimo delle vostre energie.