Io voglio essere intercettato. Ma dai magistrati. Non dalle aziende. Non dalla Telecom. Non da Tavaroli. Non dai suoi capi. Chi erano i suoi capi? Sono ancora in libertà? Quelli che passano i week end a Portofino su barche da 40 metri. Il tronchetto e il suo aiutante Buora. La Repubblica scrive oggi che c’è un fascicolo a nome B.Grillo. Non sono io. Deve essere Bernardo Grillo. Battista Grillo. Benedetto Grillo. Che motivo avrebbe avuto la Telecom per spiarmi? Cosa ho detto di male? Il blog mi è testimone che l’ho tirata in ballo solo per qualche cosetta.
Quanti sono i fascicoli aperti, le persone spiate? Gli spioni schifosi, i giudici, i giornalisti. Tutti sono informati sui fatti. Tranne gli spiati. I magistrati devono informare chiunque sia stato intercettato. Subito. Ora. Cosa dobbiamo aspettare? Di saperlo dal telegiornale della sera o dal barbiere? Una intercettazione può essere già stata usata, venduta, fatta circolare contro l’intercettato. Che ha il diritto di sapere. E di denunciare la Telecom. Dopo la legge sulle intercettazioni approvata a settembre da tutti i partiti uniti, il silenzio. Ma i cittadini intercettati? I loro diritti? I nostri dipendenti hanno pensato alle loro intercettazioni. A pararsi il c..o. Lasciando allo scoperto il nostro.
Le feste natalizie mi spingono a un gesto estremo per un genovese. Offrire un compenso a chi mi farà avere delle intercettazioni sul tronchetto. Offro 500 euro.
Ps: L’iniziativa share action continua…