Fratello Orso, Sorella Luna, Carnefice uomo. L’agente Smith di Matrix descriveva l’uomo come un virus. Sapeva quello che diceva. Siamo l’unica specie che distrugge l’ambiente in cui vive, che uccide per piacere, che tortura esseri viventi per lucro.
Gli Orsi della Luna vengono immobilizzati in una piccola gabbia per vent’anni, la durata della loro vita. Ogni giorno, due volte al giorno, viene estratta la bile dalle loro carni per medicinali, bibite e shampoo. Il dolore che subiscono è così tremendo che gli Orsi cercano di suicidarsi. Per impedirlo gli vengono strappati gli artigli e segati i denti. 10.000 Orsi della Luna sono torturati in Cina, in Corea e in Vietnam. Ho visto un filmato integrale delle torture e sono stato male, volevo spegnere il pc, ma sono arrivato fino in fondo. Almeno questo lo dovevo a fratello Orso.
Jill Robinson, una signora inglese, sta dedicando la sua vita agli Orsi della Luna con l’organizzazione AAF. Aiutiamola attraverso il suo sito. Intervisterò Jill per il blog nei prossimi giorni per conoscere i prodotti che contengono la bile e gli indirizzi dei luoghi dove avvengono le torture. Li pubblicherò e adotterò un Orso della Luna come mascotte del blog. Leggete la lettera di Carmen di AAF.
“Avete mai sentito parlare di luoghi chiamati “fattorie della bile” situati in Cina, Corea e Vietnam e dell’atroce destino degli Orsi della Luna? Questi meravigliosi animali, dopo essere stati catturati con trappole che spesso causano terribili mutilazioni, sono imprigionati e torturati per una pratica di tale crudeltà da tollerare pochi confronti. Prigionieri in gabbie piccolissime, non più grandi del loro corpo, gabbie che impediscono qualsiasi movimento, che deformano le ossa ed atrofizzano gli arti, circa 10.000 orsi vengono “munti” due volte al giorno per la dolorosissima estrazione della loro bile attraverso rudimentali cateteri di metallo conficcati nella loro cistifellea. Anticamente l’orso veniva ucciso e la sua bile usata nella medicina tradizionale cinese. Negli anni ’70 l’orso, considerato specie protetta perché in via di estinzione, viene imprigionato a vita ottenendo una produzione di bile infinitamente superiore. Oggi la sua bile può essere completamente sostituita da alternative erboristiche e di sintesi più economiche ed efficaci. Il mercato ne dispone in eccesso e, per esaurire le scorte, i produttori la utilizzano anche nella preparazione di bibite e shampoo! Queste creature subiscono sofferenze inenarrabili, le loro membra si atrofizzano un po’ alla volta per l’immobilità assoluta e con un’agonia che può durare anche vent’anni, subiscono tali torture ogni giorno, dopo anno fino a morire per tumori o infezioni croniche prodotte dai cateteri conficcati nella carne. Altri non ce la fanno: le infezioni, la sofferenza psichica, le malformazioni ossee date dalla pressione delle sbarre, le piaghe da decubito, la denutrizione li uccidono più rapidamente
Ma la maggioranza di questi animali, molto resistenti, sopravvive per decenni a questa inaudita tortura. Molti orsi vorrebbero porre fine alle atroci sofferenze suicidandosi, ma ciò gli viene impedito, segandogli i denti, strappandogli gli artigli, lasciando loro solo la possibilità d’impazzire a vita.
Il salvataggio degli orsi inizia nel 1993 quando una coraggiosa donna inglese di nome Jill Robinson si recò a visitare uno di quei luoghi. Nel 1998 nasce AAF-ANIMALS ASIA FOUNDATION per porre fine a questa pratica crudele e nel 1999 viene aperto il Centro di recupero per gli orsi salvati, dove lo staff di AAF ridà la gioia di vivere a questi animali martoriati. Oggi gli orsi liberati sono più di 280. La conoscenza delle torture a cui sono sottoposti gli Orsi della Luna commuove, suscita sdegno e smuove le coscienze. Con la sua associazione Jill sta tutt’oggi trattando con il governo cinese per ottenere il risultato massimo: la chiusura definitiva di ogni singola fattoria della bile. Jill e AAF possono combattere la loro battaglia unicamente grazie alle donazioni che provengono da tutte le parti del mondo.” Carmen
AAF UK Tel.+44-1579-347148, ITALIA Gruppi Supporto – Tel. +39-010-2541998