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Per capire se devo vaccinarmi o meno contro l’influenza suina sto cercando le informazioni on line. Ho trovato un sito che ogni giorno mi informa (in inglese) sul procedere di tutte le malattie infettive più pericolose del pianeta. Dal colera alla febbre gialla. Belin. Oggi ho ricevuto le informazioni rilevate negli ospedali spagnoli sull’H1N1. Nelle prossime settimane il blog fornirà altre informazioni aggiornate sull’influenza suina in Europa. In Spagna, come riportato dallo studio, lo 0,2% dei pazienti ha conseguenze gravi. In fondo l’unica domanda che conta e che dobbiamo porci e di cui però non avremo mai risposta è: “Ne uccide più il vaccino o il virus?“.
“Secondo uno studio condotto in 21 ospedali spagnoli e diffuso dalla International Society for Infectious Diseases, non esistono fattori di rischio o malattie pregresse che possano agevolare la contrazione dell’influenza A (pandemic A (H1N1) 2009 virus). I pazienti sani senza fattori di rischio non dovrebbero però sottovalutare il rischio di contrazione del virus. Se per un verso è vero che la grande maggioranza di coloro che contrarranno l’influenza la vinceranno senza complicazioni, una minoranza dei pazienti peggiora attorno al quarto o quinto giorno. “I sintomi naturali della malattia (virus H1N1) sono 3-4 giorni di febbre, generalmente attorno ai 38° con un netto miglioramento delle condizioni nei giorni seguenti” (Jordi Rello, primario di terapia intensiva all’ospedale Giovanni XXIII di Tarragona).
Le autorità sanitarie dovrebbero concentrarsi non solo sulla prevenzione della malattia e alla cura dei casi più lievi, ma anche alla cura in terapia intensiva dei pazienti con complicazioni. Si stima che solo lo 0,2% dei pazienti soffra complicazioni gravi dell’influenza. Ciò significa che per ogni milione di persone colpite, circa 2.000 soffriranno complicazioni. Un numero spesso ingestibile dai centri di terapia intensiva.
L’obesità e la gravidanza sono fattori di rischio per lo sviluppo di complicazioni gravi. L’età media dei pazienti in cura in terapia intensiva per l’influenza A è 40 anni, il 25% dei quali circa muore.”
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