Pompei è emozionante. E’ una città enorme, non ce la fai a girarla neanche in due giorni. Ho parlato coi custodi, e c’è da dire che il problema Pompei è il problema Italia. Pompei è un pozzo di petrolio, e se non hai una manutenzione ordinaria si scrosta un muro e devi fare un appalto e tutto il resto. Qui ci vogliono muratori, mosaicisti, che tutti i giorni si prendano cura della città. E invece cosa fanno? Fanno le gare d’appalto, spendono milioni, mandano a dirigere i lavori a della gente messa lì da Forza Italia che coordina e prende milioni di euro. PS: Non ho rilasciato, né intendo mai rilasciare, interviste ad alcun giornalista de La Repubblica di De Benedetti. Possono solo rosicchiarla come topi dalle mie dichiarazioni pubbliche.
C’è un teatro, qui, bellissimo. E lo hanno ristrutturato con le lucine a led, il ferro. Lo hanno snaturato, rovinando la sua storia. Manca il senso del rispetto, ecco! Ma come si fa? Allora seppelliamo tutto e speriamo che tra mille anni ci sia una tecnologia straordinaria che auto-riparerà il mosaico da solo. Così non si sopravvive.
I romani avevano già inventato tutto: il geotermico, le saune, l’aria condizionata. Tutto pubblico. Questo è il luogo della sacralità del pubblico. Tutto aperto. Poveri e ricchi stavano all’aperto, svagavano. Non facevano appalti per le saune, appalti per bere e appalti per mangiare. Che civiltà.
Oggi guardi queste macerie e pensi alle macerie delle persone macerate dentro. Qui arrivano i generali coi loro venti esperti, coi loro stipendi da 100 milioni a botta. E’ questa la rovina di questo Paese.
Vinceremo noi. Sicuro. Non abbiate dubbi.
