“La classifica della libertà di stampa di Reporter senza Frontiere si basa sull’analisi di 7 indicatori: livello di abusi, pluralismo, indipendenza dei media, autocensura, quadro giuridico, trasparenza e infrastrutture, non lascia scampo, l’Italia perde 24 posti e finisce 73a su 180 paesi, siamo dopo la Moldavia e prima del Nicaragua. Tra le cause: le numerose minacce ricevute da giornalisti da parte di organizzazioni mafiose o pseudo mafiose. Ci sono stati 43 casi di aggressione fisica e 7 casi di attacchi incendiari a case e auto nel corso dei primi 10 mesi del 2014. In Italia a pesare è l’intimidazione della mafia nei confronti dei giornalisti, vittime anche di processi “ingiustificati” per diffamazione, dalle 84 nel 2013 alle 129 nei primi 10 mesi del 2014 e nella maggior parte dei casi le cause sono state fatte da politici”.
Viviana Vivarelli
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