intervento di Giulia Gibertoni, portavoce M5S in Emilia Romagna
“Gli altri parlano, promettono e non mantengono, il MoVimento 5 Stelle agisce.
Come già accaduto in Friuli Venezia Giulia, il M5S ha messo alle strette il PD obbligandolo ad aprire finalmente gli occhi sulla necessità di introdurre un reddito di cittadinanza e/o minimo garantito, anche in Emilia-Romagna. Un primo passo per arrivare poi ad una necessaria legge nazionale. Legge che il M5S sta già discutendo da oltre sei mesi presso la Commissione Lavoro del Senato.
Due mesi fa, infatti, abbiamo depositato (siamo stati i primi e fino a questo momento anche gli unici) un progetto di legge che prevede la concessione di un sostegno economico a chi accetta l’inclusione in un percorso sociale e occupazionale.
Un aiuto concreto
Non si tratta di un contributo assistenziale e passivo ma un aiuto concreto, della durata massima di 36 mesi, a chi ha deciso di cambiare
la propria condizione lavorativa attraverso la sottoscrizione di un vero e proprio patto con la Regione Emilia-Romagna, che verrà portato
avanti tramite i Centri per l’impiego (da riformare secondo la nostra proposta di legge nazionale).
Qualche giorno fa, con un ritardo siderale, la Giunta regionale ha cercato di sventolare una bandiera che fino ad ieri sottovalutava, sbeffeggiava o denigrava, e della quale non c’è traccia nel programma con cui si è presentato davanti agli elettori il presidente Bonaccini.
Il M5S Emilia-Romagna ha lavorato fin dal suo insediamento a questa proposta, lavorando e confrontandoci, a costo zero, anche con gli uffici tecnici della Regione. Al contrario di chi oggi sostiene di dover affidare l’ennesima super consulenza esterna per effettuare anche solo uno studio di fattibilità sul tema.
La proposta di legge è pronta
Se il PD vuole davvero impegnarsi sul reddito di cittadinanza, la nostra proposta di legge è pronta e, come già detto, protocollata dallo scorso 28 maggio.
Aspetta solo di essere portata in Aula e discussa insieme alle altre proposte che vorranno avanzare. Fino a questo momento, nonostante ci fossimo fin da subito detti disponibili al confronto e al dialogo con tutte le forze politiche vista la centralità che questo obiettivo ha sempre rappresentato per il M5S, non abbiamo ricevuto nessuna chiamata o proposta concreta. Dato che il vento, come per magia, sembra essere cambiato, ci aspettiamo segnali concreti.
Con la povertà non si scherza
Il M5S ha già dimostrato serietà propositiva in Friuli Venezia Giulia e in altre Regioni e lo sta dimostrando in Parlamento dove sta lavorando per una proposta condivisa per un reddito di cittadinanza legato alla soglia di rischio di povertà, avvalorata dall’ISTAT, di 780 euro mensili per chi segue un percorso di formazione e lavoro. Ridiamo dignità ai cittadini dell’Emilia-Romagna e di tutta Italia.”