“Purtroppo per noi, i partiti hanno deciso di passare il mese di agosto a litigare sulla riforma del Senato, tanto inutile quanto pericolosa. Qualcuno crede ancora che se i consiglieri regionali entrassero in senato senza che nessuno ce li abbia mandati, d’un tratto i politici italiani inizierebbero a lavorare per il bene della gente? Qualcuno crede che con una sola Camera che approva le leggi e l’altra che si frega i nostri soldi, all’improvviso i partiti smetterebbero di fare leggi vergognose come la Fornero? Qualcuno pensa che dare l’immunità parlamentare a sindaci e politici delle regioni, serva a risolvere il problema della disoccupazione? Il Senato a settembre deve approvare subito il Reddito di Cittadinanza, che assicura formazione e inserimento lavorativo a 9 milioni di italiani in difficoltà, per non parlare dell’aumento della pensione minima. Le scorribande per le poltrone in Senato non possono essere l’ennesima scusa per l’ennesimo rinvio.
Camera e Senato insieme ci costano oltre 130.000 euro ogni ora. Questa riforma non vale neanche un minuto. L’unico effetto che produrrà sarà dare l’immunità parlamentare anche ai consiglieri regionali, cioè alla classe politica più indagata del Paese. Questi signori passino pure l’estate come credono. C’è chi sta con la famiglia e chi come la Lega di Salvini perde tempo ad assecondare l’ego di Calderoli: ha scritto 500.000 emendamenti alla “riforma del Senato”, che produrranno 80 tonnellate di carta e ci costeranno centinaia di migliaia di euro. C’è chi se ne sta con i nipoti e chi come Napolitano gioca ancora a fare il Presidente della Repubblica, inviando moniti tramite quotidiani, come se stesse ancora al Quirinale. Giorgio, do you know Mattarella? C’è chi prepara le prossime azioni per settembre e chi, come Renzi e Berlusconi, lavorano all’ennesimo inciucio per salvarsi dalle elezioni inevitabili. Al Senato Renzi non ha più la maggioranza.
Noi questo dibattito non lo alimentiamo. Se i partiti cercano il dialogo con noi, vi do subito tre suggerimenti per le vostre discussioni estive: approviamo il reddito di cittadinanza a settembre, immediatamente dopo passiamo all’abolizione dell’Irap per le imprese e smettetela di candidare gente indagata o condannata.Scaldatevi pure su questi argomenti se ci riuscite. Noi pensiamo al lavoro degli italiani non a quello dei politici”.
Luigi Di Maio