“Il Ministero di Alfano ha deciso di non sciogliere il Comune di Roma per mafia, anche se Marino ha ancora in essere miliardi di euro di appalti con le ditte coinvolte in “Mafia Capitale” ed è quel sindaco che manda la polizia locale a scortare i funerali dei boss. Ma la questione di merito non c’entra niente, era già tutto deciso: il premier a fine luglio ha salvato dall’arresto il Senatore Azzolini del partito di Alfano, in cambio Alfano ha salvato il Pd da nuove elezioni a Roma, che sicuramente perderebbero. Inciuciano alla faccia nostra, mentre le imprese oneste non hanno opportunità di lavoro nelle opere pubbliche di Roma, i cittadini continuano a viaggiare su mezzi pubblici indegni e il buco di bilancio miliardario continua ad allargarsi. Roma si libera con la democrazia. Il Pd la teme. Noi no. Andiamo al voto e diamo una nuova opportunità alla Capitale”.
Luigi Di Maio