Una fregatura per i risparmiatori colpiti dal ‘salva-banchieri’, che vengono risarciti soltanto in parte e in modo arbitrario. Nessuna soluzione concreta per il nodo dei crediti deteriorati delle banche, mentre il fondo Atlante si delinea chiaramente come un escamotage di corto respiro per tamponare, forse, l’emergenza degli istituti veneti nel breve termine. E nulla più. Il M5S non può che giudicare negativamente l’ennesimo decreto banche deliberato da questo governo. Non è impossibile rimborsare tutto a tutti, come dice il presidente del Consiglio. E noi glielo abbiamo dimostrato con svariate proposte. Il “pegno non possessorio”, invece, è il segno tangibile di un governo che vuole rendere gran parte del sistema produttivo ostaggio delle banche. Una misura che abbatte il rischio di credito e di impresa per gli intermediari senza però ridurre i tassi applicati ai finanziamenti ai cittadini e alle aziende. Una norma che non possiamo accettare e che combatteremo in ogni modo e in ogni sede. Inoltre scopriamo dal decreto che, alla fine, consapevole di non saper cavare un ragno dal buco sul fronte dello smaltimento delle sofferenze, l’esecutivo ha deciso di farsi la sua piccola bad bank pubblica con l’acquisizione di Sga, la vecchia Società di gestione attivi creata a seguito del crac del Banco di Napoli. Cosa avrà da dire in tal senso la commissaria europea Margrethe Vestager, che finora si era schierata contro ogni forma di sostegno pubblico agli intermediari per la vendita degli Npl? Il testo dimostra che in tema di banche e credito il governo non ne azzecca una. E’ un filotto clamoroso di fallimenti, conditi da una serie infinita di graziosi cadeau agli istituti di credito. Il M5S si prepara all’ennesima dura battaglia a difesa del risparmio e della dignità delle Pmi. Fai una donazione a Rousseau: http://bep.pe/SostieniRousseau e poi annuncialo su Twitter con l’hashtag #IoSostengoRousseau