di Dario Tamburrano, MoVimento 5 Stelle Europa
Con voto unanime in Commissione Energia al Parlamento Europeo è stato approvato il nuovo Regolamento UE sull’etichettatura energetica. A qualche collega ho dovuto spiegare com’è fatto un database, ad altri cosa è una smart grid. Ma non è stato un peso, piuttosto un piacere. Noi siamo 17 portavoce del Movimento 5 Stelle che non hanno la forza schiacciante numerica degli altri gruppi. Conserviamo la forza delle idee, della costanza e dell’impegno ad acquisire una sempre maggiore competenza. È un lavoro straordinario che contribuisce a incidere sulle legislazione europea; perché erroneamente si ritiene che l’eurodeputato non conti. Ma è chiaro, prima del nostro arrivo poco o nulla si sapeva del lavoro fatto tra Bruxelles e Strasburgo, in questa bolla comunitaria. Il testo ora andrà votato in seduta plenaria e, se fosse confermato, avrò il compito di negoziarlo con il Consiglio.
Se poi un giorno, tra il 2018 e il 2019, comincerete a vedere spuntare una nuova etichetta sugli elettrodomestici in vendita in 28 paesi, con un QR code che si connetterà a un database e che vi dirà via smartphone caratteristiche e prestazioni (permettendo confronti in tempo reale su dati reali e personalizzati); se inquadrando l’etichetta con lo smartphone potrete confrontare più lavatrici esposte e scegliere quella che più fa al caso vostro, dati i vostri personali schemi di uso e di costo dell’energia; se con lo stesso smartphone potrete far decidere alla vostra asciugatrice o al vostro scaldabagno di accendersi quando la corrente costa meno; se i controlli sulla veridicità delle prestazioni dichiarate sulle etichette saranno più serrati; allora in quello ritroverete la traccia lasciata dal M5S.
Era luglio quando la Commissione Europea inviò al Parlamento Europeo la mia proposta per un Regolamento UE sull’etichettatura energetica. I grandi gruppi si erano coalizzati per impedire che il semi-sconosciuto diventasse il relatore di un report così delicato: hanno cambiato la procedura della Commissione Energia, Ricerca & Industria che per 15 anni aveva disciplinato le assegnazione ai gruppi politici. Un Regolamento UE è una cosa tosta, sposta interessi enormi, e a differenza delle direttive diventa immediatamente operativo nei 28 paesi membri, senza che debba essere recepito. Ma a settembre la nostra ostinazione ha vinto, argomentando le nostre ragioni legittime. Grazie alla competenza oggi possiamo raccontarvi questa storia.
Avanti e indietro tra Roma, Bruxelles, Strasburgo. I vostri contributi tramite LEX; decine e decine di incontri con i colleghi eurodeputati; con la Presidenza olandese in corso; con quella slovacca del prossimo semestre; con la rappresentanza inglese e italiana; con i rappresentanti dell’industria, delle associazioni dei consumatori di tutta Europa, sempre nella massima trasparenza. Per la prima volta un “marziano” del M5S ha illustrato uno per uno ai suoi colleghi la sua proposta con delle diapositive, come si fa nelle università. In questi mesi ho pensato spesso a questo “balzo”: passare in pochi anni dal tradurre i testi in cui si parlava di elettrodomestici, reti intelligenti ed efficienza energetica al legiferare su questi argomenti. Lo tengo sempre presente assieme al fatto che questo “balzo” lo devo a voi, che mi avete “spedito” quassù, nel “cuore” dell’Europa.