di Beppe Grillo A Torino Fassino ha lasciato un vuoto enorme, un buco, una voragine con in fondo il marchio Pd. Oggi la Finanza è entrata in Comune perchè mancano 5 milioni di euro, o forse molti di più, al bilancio del 2015 firmato dal triste profeta che probabilmente sarà iscritto nel registro degli indagati per falso in atto pubblico. Nel mirino ci sono le partecipate Gtt (Tpl) e InfraTo (infrastrutture per la mobilità). Le partecipate sono infatti uno degli strumenti più usati dai partiti per prendere i soldi dei cittadini: in tutto in Italia hanno perdite che superano gli 84 miliardi. Un'altra profezia di Fassino che si avvera #ilpdnonparlapiu pic.twitter.com/bZ1WgVidxR — Beppe Grillo (@beppe_grillo) 20 ottobre 2016 E se Torino sta così, figuratevi Roma, la città del Pd e di Mafia Capitale.
Il mito della buona amministrazione de sinistra di Torino è finito. Kaputt. Mentre la città si riempiva di poveri, milioni di euro sparivano dal bilancio comunale. Eppure quella di Fassino veniva descritta come l’amministrazione perfetta e tutti i giornalisti si sorprendevano della vittoria del MoVimento 5 Stelle, solo i torinesi avevano capito tutto e ci hanno dato fiducia. Chiara Appendino e la sua giunta con i cittadini al loro fianco rimetteranno in piedi la città.
Stiamo riparando i danni che hanno creato in decenni di malgoverno e illegalità diffusa. Oggi nessuno del Pd parla. Neppure fiatano. Bene. Continuate così.
State zitti e lasciateci lavorare.