di Virginia Raggi
Fare il sindaco non è un gioco. E fare il sindaco di una città come Roma forse lo è ancora meno. Abbiamo ereditato una città in macerie, piena di debiti e con i servizi rasi al suolo. Per risistemare questa situazione abbiamo bisogno di tutto il tempo e l’attenzione necessari.
Come se non bastasse sono automaticamente già sindaco della città metropolitana di Roma. Immaginatevi quanta attenzione io debba necessariamente impiegare anche per fare questo doppio lavoro. Se passa la riforma costituzionale oltre a fare il sindaco della città di Roma, il sindaco della città metropolitana, io dovrei essere anche senatore. Tre lavori in 24 ore. Per queste ragioni io dico no al sindaco part-time e ai giochi di palazzo, e il 4 dicembre voterò no alla riforma costituzionale.