di Beppe Grillo Le minacce che riceviamo e la paura che evocano, hanno tre conseguenze logiche: Non possiamo scroccare la solidarietà, soltanto riceverla, non è una delle tante frasi fatte della vita la solidarietà: se ci sarete vicini senza aspettare il giorno delle lacrime di coccodrillo vorrà dire che le minacce continue noi nostri confronti sono solo una freccia che indica la direzione da percorrere per liberare il Paese da queste mostruose sanguisughe. Non abbiamo bisogno di scudi umani, ma di umanità. Siamo davvero così votati e, al contempo abbandonati? Non credo proprio, non posso e non voglio crederci! Se volete il cambiamento, se votate il movimento, stiamo uniti.
La paura è qualcosa che non lascia spazio a commenti. Lo scopo biologico, la funzione della paura, è di fermarti e per lo più funziona. Non ci sono santi questa è la paura però ci sono le persone: tanto è perfetta la paura quanto è miracolosa la soluzione. Noi non abbiamo geni migliori per gestirla. Non abbiamo geni a 5 stelle o cazzate del genere, e la paura ci accomuna tutti in qualunque luogo e situazione, ci accomuna meglio di una preghiera oppure della fame. Essere in tanti vicini a chi sta sotto minaccia la farà scomparire, meglio del più perfetto dei balsami miracolosi.
1) significa che siamo sulla strada giusta, questo è certo quanto ovvio
2) significa che siamo umanamente normali, se abbiamo timori per noi ed i nostri cari
3) vuol dire che è arrivato il momento di scoprire se stiamo qui per effetto della curiosità elettorale del “stiamo a vedere come va a finire” oppure di un vero desiderio di cambiamento.
Senza i cittadini le minacce, le malversazioni di opinionisti da mezzo soldo e le isterie dei giornalisti ci potranno condizionare? Non lo so, preferirei non doverlo scoprire.
Con i cittadini al nostro fianco diventeranno semplicemente la parte brutta, la più odiosa, di un sogno che si sta concretizzando.