di Sergio Battelli, MoVimento 5 Stelle
Quante volte vi è successo di non trovare più biglietti del vostro artista preferito a 2 minuti dall’apertura dei botteghini online? Sappiate che la colpa non è vostra che siete stati troppo lenti ma di software automatici programmati per acquistare quantità enormi di biglietti per poi rivenderli sul mercato secondaria a prezzi maggiorati.
Questa pratica è chiamata secondary ticketing, comunemente detto bagarinaggio online.
Oggi é pronta la nostra proposta di legge anti bagarinaggio che punta principalmente sulla prevenzione del secondary ticketing on line più che sulle sanzioni atte a contrastare il fenomeno quando il danno ormai è già fatto.
Nelle prossime ore la pubblicheremo su #Rousseau, la piattaforma web del MoVimento 5 stelle volta a garantire la partecipazione degli iscritti alle stesura e integrazione delle leggi proposte dai portavoce in Parlamento.
Prevenire è meglio che curare diceva un famoso spot…Infatti dove oggi il Governo vuole mettere la solita sanzione, noi preveniamo. Come?
Semplice, qualsiasi società che svolga sul mercato italiano operazioni di compravendita online di titoli di ingresso per concerti, opere teatrali, cinematografiche, sportive o qualsivoglia evento di natura artistica o musicale dal vivo deve dotarsi di sistemi efficaci atti a contrastare l’acquisto tramite strumenti automatizzati suscettibili di alterare la libera concorrenza, Il secondary ticket va cioè combattuto alla radice prevedendo l’obbligo di strumenti efficaci volti a bloccare i software usato per l’acquisto massivo di ticket. Tra le altri misure, abbiamo previsto l’obbligo che i biglietti siano nominativi per spettacoli dal vivo con più di mille spettatori, il cui acquisto sarà possibile solo attraverso la registrazione con un documento di identità valido fino a un numero massimo di cinque ticket indicando i rispettivi nominativi dei destinatari.
Il biglietto acquistato potrà essere venduto unicamente tramite siti principali o secondari o box office autorizzati che provvederanno a cambiare l’intestazione nominale del nuovo acquirente che, per accedere allo spettacolo, dovrà poi essere riconosciuto.
Per chi non rispetta queste regole, acquistando illegalmente per sé o per altri ticket senza indicare il nominativo del titolare è punito con la multa da euro 100 a euro 2000.
Prevista invece la reclusione da sei mesi a tre anni e multe da 51 a 1.032 euro, per chi riproduce illegalmente o falsifica i titoli di ingresso ufficiali al fine di favorirne la commercializzazione sul mercato secondario, in base a quanto stabilito dall’art. 640, comma 1, del Codice penale. Noi ci siamo. Sempre dalla parte dell’onestà, della trasparenza e della correttezza.