Questa riforma Costituzionale era quella voluta dal Piano di Rinascita di Licio Gelli, il capo della loggia massonica P2 di cui faceva parte anche Berlusconi. Obbiettivo: ridurre il potere del popolo nelle decisioni e aumentare quello delle elites. #IoDicoNo alla riforma costituzionale di Licio Gelli e del Pd.
di Aldo Giannuli
Questa riforma aspettava da 40 anni: FALSO.
Questa affermazione è per metà vera e per metà falsa, e il peggio è la parte vera, non quella falsa. La parte falsa è questa: se ne parla lasciando capire che gli italiani da 40 anni attendessero questa riforma, come assolutamente urgente e irrinunciabile. Ma io per la verità in questi 40 anni ho visto molti cortei e manifestazioni per l’occupazione, per il salario, per la riforma sanitaria, per il diritto allo studio, ma non ricordo sinceramente grandi manifestazioni per la riforma della Costituzione. Anzi, nel complesso l’impressione è che agli italiani andasse bene questa Costituzione, tant’è vero che quando nel 2006 venne sottoposta al loro parere la riforma fatta all’epoca dal centro-destra, gli italiani la bocciarono. E fin qui è la parte falsa.
La parte vera è che effettivamente da 40 anni qualcuno aspettava questa riforma. Ma chi era? No, non certamente gli italiani. Da 40 anni aspettava qualcuno che si chiamava Licio Gelli. Esattamente di 40 anni fa è il suo Piano di Rinascita Democratica, preparato dallo schema R di qualche anno prima, che effettivamente ricalca pienamente la riforma di Renzi. E quindi è vero che qualcuno aspettava questa riforma da 40 anni, ma quel qualcuno erano i poteri forti e quanti auspicavano una riduzione del peso degli italiani nella formazione delle decisioni. Era una riforma in funzione delle elites.