di Laura Castelli
Noi abbiamo presentato su questa legge al senato, anche se sappiamo che non è stato discusso, un pacchetto “enti locali“. Lo stesso che avevamo presentato alla Camera, e che ha avuto uno schiaffo in faccia da parte di questo governo ricattatore. Questo pacchetto noi lo abbiamo riproposto e la dimostrazione massima di ciò che ha ottenuto l’Anci, che ha fatto in questi mesi la trattativa per i Comuni e per le città metropolitane e per le province, lo vediamo davanti agli occhi di tutti. Il risultato ottenuto da Anci è assolutamente zero. Ha fallito completamente, anzi forse è pure peggio perché ciò che arriverà dopo sarà sicuramente peggio. Si è fatto il gioco della scarpa destra prima e la scarpa sinistra dopo il voto, e l’Anci ha lasciato che questo accadesse, sulla testa dei cittadini.
Oggi i nostri comuni, i nostri enti locali, si trovano senza le norme che sono necessarie per andare avanti e assicurare i servizi essenziali ai cittadini, perché purtroppo le fa ancora questo governo. E questa è una cosa che non può essere in qualche modo giustificata da nessuno. Io non posso scusare nessuno per questo approccio utilizzato dall’Anci nei confronti di tutti i cittadini.
Decaro del partito democratico, lui stesso ha fatto dell’Anci ancora una volta lo zerbino di Renzi, e di questo governo, prestandosi al ricatto elettorale, per cui bisognava aspettare di fare le norme che interessassero i comuni, dopo la riforma costituzionale. Quindi: “Prima aspettiamo di vedere l’esito di questo referendum costituzionale“, diceva Renzi, e Decaro è stato tranquillo e buono ascoltando il ricatto del suo partito.
E oggi quello che abbiamo sono gli enti locali che sono in uno stato di paura e dramma perché non sanno come chiudere i loro bilanci, che cosa assicurare ai saldi di finanzia pubblica
Sono cose che uno pensa facciano parte della burocrazia. In realtà fanno parte della vita quotidiana perché questo significa che non possiamo spazzare la neve, questo significa che il riscaldamento nelle scuole dei nostri figli sarà spento, che gli asili non li possiamo finanziare. Questo perché? Per l’ennesimo gioco di potere.
E poi arriva il bello, cioè un Anci che ci dice che c’è ancora una trattativa in atto. Una trattativa che probabilmente porterà al Milleproroghe. Ora io voglio sapere l’Anci con chi diavolo sta trattando, esattamente. Perché in questo momento non c’è un governo! Renzi si è dimesso, il suo governo va a casa. Con chi tratta Anci? La prossima settimana faranno delle riunioni con i comuni, con i sindaci. Io voglio sapere se Anci sa, per caso, prima di Mattarella, chi prenderà il posto di Renzi!
Allora o ci dicono che sanno già chi metteranno, perché metteranno sicuramente un governo che è lo stesso che oggi sta cadendo a pezzi ed è crollato a pezzi, grazie al “no” su questo referendum, oppure non parliamo di trattativa. Perché guardate che i comuni non possono più accettare ricatti. Non devono più accettare questi ricatti. Fatti da che cosa? Da un ente come Anci che ha fatto in questi anni lo zerbino e che anche quest’ anno ha continuato a farlo! Nonostante diceva che avrebbero usato un altro metodo, un altro modo..
Quindi io vorrei una risposta. Vorrei sapere con chi è che tratta Anci in questo momento, e soprattutto con chi tratterà nelle prossime settimane, visto che nessuno ad oggi sa chi prenderà il posto di questo governo. Per queste ragioni noi siamo convinti che si bisogna andare al voto subito per evitare che gli italiani vengano presi ancora una volta in giro e perché possano scegliere una volta per tutte che cosa fare delle proprie vite. Perché, che siano scelte politiche drammatiche, che siano di responsabilità, lo sappiamo tutti. Chiunque venga avrà un grandissimo lavoro da fare. Ma gli italiani devono scegliere. Devono scegliere una volta per tutte. Perché il dramma di questi tre anni, come lo abbiamo vissuto noi, come lo hanno vissuto i cittadini, non ha eguali.