di Beppe Grillo
Renzi, ancora tu, non mi sorprende lo sai. Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?
Avevi detto il 12 gennaio “Con un gesto di coraggio e dignità ho detto che se si perde il referendum smetto di fare politica” e poi il 15 “Ho già preso il solenne impegno, se perderemo il referendum lascio la politica“. E poi invece ancora tu. E ci scappa da ridere. Ancora tu oggi da segretario del Pd a dire cosa deve fare il Parlamento per la legge elettorale. Tu che hai lasciato un disastro nel Paese, morale, economico e istituzionale. Hai fiaccato moralmente e spaccato in due il Paese sul tema della Costituzione proponendo una riforma che nessun italiano aveva dato mandato di fare a te, non eletto. Hai lasciato un disastro economico con il record assoluto di poveri, un’ecatombe di imprese e un aumento di tasse che neppure Monti ci aveva spremuto così tanto. Hai sfasciato l’assetto istituzionale lasciandoci senza una legge elettorale pronta all’uso perchè hai pensato solo ai fatti tuoi. Ci hai lasciato il governo più odiato degli ultimi 70 anni con un ministro degli esteri che stenta a parlare inglese, un ministro dell’istruzione che non ha neppure il diploma e dice di avere una laurea. Un sottosegretario, di fatto vicepremier, che come te aveva promesso di andarsene e invece è lì incollata alla poltrona: Maria Elena Bostik.
Ancora tu. Avevi promesso di lasciare la politica e invece hai messo lì come tuo avatar Gentiloni e sei sempre segretario dal Pd a insultare il MoVimento 5 Stelle e gli italiani. Ti permetti di dire che diciamo bugie, tu che hai sventolato davanti agli italiani una scheda elettorale del Senato falsa per convincerli che avrebbero votato i senatori con la tua riforma, quando sapevi che non era vero. E a quanto pare lo sapevano anche loro. Ti permetti di dire che la più grande forza politica del Paese, nata senza soldi e che rifiuta milioni di rimborsi elettorali, è un’azienda, tu che hai un partito che è una banca (chiedere per info ai piccoli azionisti MPS).
Hai perso perchè sei bugiardo e gli italiani lo sanno. Non hai avuto neppure l’accortezza di fare un bagno di umiltà. Ti sei ripresentato al popolo con l’arroganza di sempre. Mantieni la promessa, fatti da parte, accetta uno di quei lavori che dici che ti abbiano offerto. Noi vogliamo andare al voto subito, con una legge elettorale che abbia il vaglio della consulta che si esprimerà il 24 gennaio. Tu vuoi aprire il mercato delle vacche e allungare il brodo per discussioni infinite sulla legge elettorale? Risparmiarcelo. #RenziFattiDaParte. L’hai detto tu: ma non dovevamo vederci più?