di Beppe Grillo Nel primo pomeriggio io e Davide Casaleggio abbiamo avuto una Skype call con Nigel Farage, ex leader della delegazione inglese Ukip e presidente del gruppo Efdd. Abbiamo rinnovato l’accordo, rinunciando alla carica della co-presidenza che fino ad oggi è stata occupata da David Borrelli. Fallito l’accordo con il gruppo ALDE, abbiamo rispettato la volontà espressa dalla rete applicando la seconda scelta più votata dai certificati: rimanere nel gruppo Efdd. Smentiamo le false informazioni che circolano da ieri: le carte fatte circolare non ci appartengono, non abbiamo firmato nessun contratto, si tratta di un elenco di punti comuni e di contrasto. Dopo i risultati della votazione è scoppiato il caso mediatico. Un intero sistema ha tremato. Verhostadt, che oggi si propone come negoziatore per la Brexit dovrebbe solo vergognarsi, perché da meschino si è piegato alle pressioni dell’establishment. “In Europa per l’Italia” era il nostro slogan per le elezioni del 2014, il nostro programma non cambia di una virgola e non sarebbe cambiato con l’ingresso in un altro gruppo. Dispiace per quei pochi portavoce, che probabilmente non sanno come funziona il Parlamento Europeo, che hanno parlato di “cercare di entrare nell’establishment“. David Borrelli, che ringrazio, ha portato avanti una trattativa per cercare di rendere più efficace la realizzazione del nostro programma, che continueremo a portare avanti in EFDD. Di seguito trovate un compendio delle battaglie che abbiamo combattuto continueremo a combattere in Europa, per l’Italia! 1. Il MoVimento 5 Stelle critica fortemente il ruolo della moneta unica. 2. Il Movimento 5 Stelle ha combattuto con tutte le sue forze affinché assurdi trattati internazionali come il TTIP, il CETA e il conferimento del MES alla Cina, venissero bocciati. Anche grazie alla battaglia politica dei nostri portavoce il TTIP è stato praticamente annullato. Sul CETA abbiamo sottolineato l’assurdità della creazione di una corte sovranazionale a uso e consumo delle multinazionali che potranno fare causa agli Stati. La battaglia per non concedere lo status di economia di mercato alla Cina ha visto il Movimento 5 Stelle in prima fila: la creazione del gruppo di interesse al Parlamento europeo, la presentazione della contro-consultazione pubblica e il tour #NoMesCina in tutta Italia sono fatti che dimostrano l’impegno forte dei portavoce nel difendere l’economia europea e, in particolare, quella italiana. 3. Il MoVimento 5 Stelle vuole risolvere il problema dell’immigrazione. 4. Il MoVimento 5 Stelle vuole lavorare alla piena transizione energetica dell’Italia e dell’Europa. Abbiamo infinite potenzialità che non sfruttiamo anche a livello comunitario. La Commissione, il Parlamento europeo e il Consiglio sono schiavi delle lobby del petrolio che stanno facendo di tutto per rallentare il processo. Li combatteremo con tutte le nostre forze per ottenere un futuro d’indipendenza energetica che ci metta al riparo da assurde guerre e tensioni geopolitiche. 5. Tuteliamo l’ambiente e la salute dei cittadini: al Parlamento europeo i portavoce si battono contro la commercializzazione di OGM, di pesticidi pericolosi come il glifosato, a difesa della qualità dell’aria che respiriamo. Per il MoVimento 5 Stelle il principio di precauzione è una delle basi da rispettare per ogni decisione in materia di energia, ambiente e agricoltura. La tutela della salute dei cittadini non deve mai venire dopo gli interessi delle multinazionali. 6. Priorità assoluta ai temi della Rete e dello Sviluppo tecnologico: per il Movimento 5 Stelle il futuro del lavoro sta nel progresso che non può essere fermato e nemmeno ignorato. Abbiamo il dovere di studiare, analizzare e capire come rendere questi settori fonte di occupazione per i giovani, perchè nessuno deve rimanere indietro, soprattutto gli italiani. 7. La Russia é un partner economico e un alleato contro il terrorismo, non un nemico. Il MoVimento 5 Stelle si è battuto e si batte per la cancellazione immediata delle sanzioni alla Russia che causano perdite miliardarie alle nostre PMI comportando anche la perdita di migliaia di posti di lavoro. Ps: Cristina Belotti è la responsabile della Comunicazione del MoVimento 5 Stelle in Parlamento Europeo
L’Euro si è ampiamente dimostrato nel corso del tempo, e delle diverse crisi che si sono succedute dal 2008, un sistema di Governo attraverso il quale l’establishment tiene sotto scacco le democrazie. È uno strumento di controllo nelle mani della BCE, che impone un vincolo di cambi fissi asfissiante per le economie del Mediterraneo, tra cui quella italiana.
È un sistema che ha generato un surplus (che viola i Trattati) a favore della Germania, che oggi si comporta come la mattatrice dell’Unione Europea. La moneta unica deve essere sottoposta a un referendum popolare, affinché i cittadini decidano il rimanere o meno dell’Italia all’interno dell’Eurozona.
Vogliamo il superamento del regolamento di Dublino, firmato dal governo Lega-Berlusconi. Il regolamento di Dublino è ingiusto e i nostri portavoce si stanno battendo per cambiarlo; questo significa non caricare il primo Paese di approdo delle responsabilità legate all’accoglienza. Ci deve essere una equa corresponsabilità in casi di massicci flussi migratori, come quello che sta affrontando l’Europa. Chi vuole rimuovere all’origine il problema dell’immigrazione deve anche appoggiare le proposte del Movimento 5 Stelle per rimuoverne le cause: sì all’embargo di armi, no ai bombardamenti in Siria e Libia, sì alle sanzioni per le multinazionali che sfruttano i diritti umani nei Paesi terzi. Sul piano nazionale è poi necessario identificare chi arriva in Italia, scovare i falsi profughi, espellere rapidamente gli immigrati irregolari nel giro di qualche giorno, accogliere chi ha diritto d’asilo ed integrare seriamente gli immigrati regolari. Sigliamo una volta per tutte accordi bilaterali coi Paesi interessati.