di Beppe Grillo I portavoce eletti del MoVimento 5 Stelle hanno un compito ben definito: dedicarsi al compimento del programma votato da 9 milioni di italiani alle politiche del 2013.
Il programma per le prossime elezioni, come nel 2013, non sarà definito dai parlamentari (che pure hanno il compito di proporre dei punti da mettere in votazione), ma dagli iscritti del MoVimento 5 Stelle come sta avvenendo in queste settimane per il programma energia in votazione su Rousseau. Chi non sarà d’accordo con il programma definito dagli iscritti, potrà perseguire (se riuscirà a essere rieletto) il suo programma in un’altra forza politica. Sono gli iscritti a dettare la linea politica del MoVimento, i portavoce devono semplicemente attuarla. Il MoVimento 5 Stelle non è di destra né di sinistra, non è né un po’ più di destra né un po’ più di sinistra, non c’entriamo nulla con queste categorie ideologiche. Quando parliamo di reddito di cittadinanza dicono che siamo di sinistra, anche se loro sono quelli del jobs act e dell’abolizione dell’articolo 18. Quando parliamo di sostegno alla piccola e media impresa dicono che siamo di destra, anche se sono loro quelli che le hanno affossate. Quando invece parliamo di taglio degli stipendi, allora siamo populisti. Questo è il motivo per cui non faremo mai alleanze con i partiti che hanno devastato l’Italia negli ultimi decenni.
I responsabili della comunicazione del MoVimento 5 Stelle sono Ilaria Loquenzi, Rocco Casalino e Cristina Belotti, rispettivamente alla Camera, al Senato e in Parlamento Europeo, che si coordinano con Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Tutte le uscite comunicative dei portavoce (partecipazioni a eventi, interviste alla tv, interviste ai giornali, post sui social network riguardanti l’azione politica del MoVimento 5 Stelle e simili) devono essere concordate assieme a loro. Altrimenti si rischia di cadere nelle trappole giornalistiche o di danneggiare l’immagine del MoVimento 5 Stelle con uscite goffe e maldestre. Chi danneggia l’immagine del MoVimento 5 Stelle può incorrere nelle sanzioni definite dal Regolamento: richiami e sospensioni. Non si fanno sconti a nessuno.