di Massimo Colomban, Assessore alla Riorganizzazione del Comune e alle Partecipate
Arriva un nuovo codice di comportamento per i dipendenti di Roma Capitale per voltare totalmente pagina rispetto al passato ed avviare un processo partecipato per snidare la corruzione. La giunta capitolina ha aggiornato le disposizioni in materia.
Fra i passaggi più significativi quello di cui forse siamo più orgogliosi è l’inserimento delle caratteristiche fondamentali del whistleblowing’. Ovvero la possibilità, per i dipendenti, di denunciare atti corruttivi a cui hanno assistito o di cui sono venuti a conoscenza tutelando l’anonimato e la sicurezza del denunciante. E, allo stesso tempo, la responsabilizzazione dei dirigenti. Da oggi in poi tutti i dipendenti infedeli sono avvertiti e dovranno pensarci su prima di compiere un illecito. Invito tutti i dipendenti a denunciare qualsiasi illegalità.
Fra gli altri passaggi anche l’introduzione di una buona pratica che vale in tante amministrazioni d’Italia e che dispone la regolamentazione dei rapporti fra i dipendenti comunali e i media in linea con quanto previsto, ad esempio, dal Codice di comportamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Il nuovo Codice è stato sottoposto ad una fase di consultazione: dal 3 al 18 novembre 2016 la bozza del nuovo regolamento è stata infatti pubblicata sul portale di Roma Capitale e sono state raccolte così le osservazioni dai dipendenti capitolini, dai sindacati e dagli stessi cittadini.
In Campidoglio finalmente si volta pagina sappiamo dalle inchieste giudiziarie che molti atti corruttivi prendevano le mosse anche dell’interno del Palazzo, puntiamo quindi a interrompere il primo anello della catena corruttiva.