di MoVimento 5 Stelle
Dopo l’elogio ricevuto da Di Matteo e i giusti richiami di Davigo al mondo politico, adesso anche Cantone esprime parole che sembrano andare nella direzione di integrale condivisione del Codice Etico del M5S, applicato a tutti gli eletti, agli iscritti e agli assessori che ricoprono funzioni pubbliche.
Il Presidente dell’Anac, ha, infatti, affermato quanto il M5S ha sempre sostenuto, sino a metterlo per iscritto in un testo che, ricordiamo, è stato votato democraticamente dai cittadini. Ecco le parole di Cantone: “credo che la politica debba avere delle regole che vanno al di là delle indagini giudiziarie“.
Ancora “ci sono dei comportamenti che non sono penalmente rilevabili, per esempio se un soggetto frequenta quotidianamente nella sua vita pregiudicati o camorristi, non commette alcun reato, ma può fare politica? E’ un soggetto idoneo a rappresentare la classe dirigente? Io vorrei che la politica fosse grado di fare scelte autonome, facendo valutazione dei fatti. La politica dovrebbe essere in grado di giudicare, ma anche di assumersi le responsabilità, cioè io punto su quella persona che è onesta”.
Queste parole sono riassunte nelle poche ma chiare regole del Codice Etico, che se applicate da tutti i partiti politici ai propri esponenti, avrebbero la forza di spazzare via, non solo condannati in primo grado, prescritti o rinviati a giudizio per reati gravi come corruzione, voto di scambio, ecc. ma anche tanti altri personaggi ambigui che ricoprono cariche pubbliche e che si rendono responsabili di condotte, atti o azioni lesive di quei valori etici e principi morali derivanti dall’appartenenza alle istituzioni e dal vincolo che li lega a queste ultime.
Queste norme farebbero rifiorire nuovamente lo Stato. Non ci sarebbero più i vari Alfano (politicamente coinvolto negli scandali legati al business degli immigrati, al vertice di un partito – NCD – pieno di indagati e fratello di uno assunto alle Poste senza aver fatto alcun concorso pubblico e privo di competenze specifiche e che percepisce oltre 200 mila euro all’anno), Verdini (plurindagato e condannato), De Luca (quello dell’istigazione allo scambio di voti), Castiglione (sempre di NCD, rinviato a giudizio per la vicenda del Cara di Mineo), Azzollini (coinvolto nell’appalto del Porto di Molfetta), Formigoni (condannato in primo grado a sei anni per corruzione), e tanti altri ancora.
La gestione della cosa pubblica deve essere affidata solo a persone libere, slegate da qualsiasi interesse privato, prive di qualsiasi zona d’ombra, dedite solo all’interesse pubblico e a quello dei cittadini e, soprattutto, a totale servizio dello Stato, a cui non solo devono restare per sempre fedeli per giuramento fatto, ma che sono obbligati a proteggere da qualsiasi contaminazione o infiltrazione di tipo illecito, sia proveniente dall’interno che dall’esterno. Il M5S non è “pelosamente” garantista. E’ solo diverso da tutti gli altri partiti. Ne prendano atto!
Per noi lo Stato è sacro e viene prima di tutto e di tutti!