Il segretario del Pd non ha speso nemmeno una parola per il sindaco piddino arrestato qualche giorno fa, ma ha trovato il tempo per attaccare il codice etico del MoVimento 5 Stelle, che è stato pubblicamente elogiato dal magistrato Nino Di Matteo. Il nostro codice etico non è garantista, è onesto. Facciamo una distinzione tra il procedimento giudiziario e l’opportunità politica, se beccassimo uno dei nostri con le mani nella marmellata ci metteremmo mezzo secondo a mandarlo a casa senza aspettare neppure la condanna in primo grado. Altrimenti leggiamo le carte e valutiamo, come abbiamo sempre fatto e continueremo a fare. Ma se è davvero così sicuro del nostro “garantismo“, perchè non applica il nostro codice al Pd? Così vediamo quanti gliene restano. Oggi Renzi ha rivelato che non è beneficiario di nessuna polizza vita, tranquillo: non gliene frega niente a nessuno. Piuttosto potrebbe raccontarci la storia della casa di Carrai. O anche voi avete un amico che paga l’affitto della casa in cui siete residenti? Nel frattempo continua a prendere in giro gli italiani: ha detto che vuole votare subito, ma sta perdendo tempo per fare guadagnare ai suoi la pensione che scatta a settembre. Se volesse votare davvero, farebbe approvare la nostra proposta per armonizzare la legge elettorale delle due camere e farebbe dimettere seduta stante Gentiloni. La verità è che Renzi non vuole votare: sa che solo il MoVimento 5 Stelle arriverebbe al 40% e lui sarebbe finito.