di Riccardo Fraccaro
La nostra norma per valorizzare le aziende che utilizzano beni e prodotti da filiera corta e a chilometro zero è stata inserita nel correttivo del codice appalti appena approvato: ora sarà possibile premiare le imprese che si avvalgono di risorse territoriali. Le politiche commerciali iper-liberiste hanno penalizzano le nostre Pmi a vantaggio delle multinazionali, finalmente iniziamo ad invertire la rotta.
In sede di esame della legge delega prima e del correttivo del codice degli appalti dopo il M5S ha proposto di inserire dei meccanismi premiali a favore delle aziende che utilizzano beni e prodotti locali. La norma è stata approvata e ora Regioni, Province autonome, Comuni e tutte le pubbliche amministrazioni potranno usarla per dare la preferenza alle imprese che, nell’esecuzione dei contratti pubblici, utilizzano prodotti locali o beni realizzati e assemblati in loco. Dall’ingresso nella moneta unica, la produzione industriale della Germania è aumentata del 26% mentre quella dell’Italia è diminuita del 25%: un enorme trasferimento della ricchezza dalle periferie al centro del territorio comunitario. Inoltre i massicci flussi di import-export favoriscono l’aumento delle esternalità negative, quali le emissioni nocive e gli ingenti volumi di traffico.
Grazie alla nostra norma sarà possibile introdurre nelle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, servizi o fornitura, dei criteri preferenziali per le imprese locali. In questo modo saranno tutelate le economie territoriali introducendo garanzie effettive per le aziende e i lavoratori, ma anche per l’ambiente e la salute.
In tutto il territorio italiano esistono meravigliose attività produttive di qualità che spesso devono competere anche nel rapporto con lo Stato con chi si avvale di prodotti realizzati in contesti privi dei minimi requisiti di tutela dei lavoro, della salute e dell’ambiente. Questo non è libero mercato, ma concorrenza sleale.
C’è una terzia via rispetto alla globalizzazione e al protezionismo, un approccio glocal che consente di tutelare le realtà locali e renderle al tempo stesso più competitive. Non chiediamo chiusura ma tutela, affinché il mercato non si sviluppi solo guidato dal massimo profitto. Esistono valori prioritari proprio come la tutela ambientale alla quale mira proprio la valorizzazione dei prodotti e beni a chilometro zero e filiera corta che il M5S ha trasformato in legge dello Stato.
Ora invitiamo tutte le amministrazioni a fare tesoro di questa norma per rivitalizzare finalmente il tessuto produttivo del territorio. È uno splendido risultato per tutto il nostro Paese.