di Filippo Nogarin, sindaco di Livorno
Cari concittadini, in questi giorni avete ricevuto gli avvisi di pagamento della Tari.
Per la prima volta da anni, la cifra da pagare riportata sui bollettini è più bassa rispetto a al passato e questo perché l’azienda municipalizzata dei rifiuti, l’Aamps, ha cominciato a funzionare in maniera efficiente e non spreca più i vostri soldi.
Volete una prova: l’altro giorno abbiamo approvato il bilancio 2016. Aamps fa utili: 2,3 milioni di euro in più che ci permetteranno di fare investimenti, potenziare il servizio, rendere sempre più efficiente la raccolta porta a porta e di conseguenza pulita Livorno. Stiamo parlando, sia chiaro, di 2,3 milioni di euro al netto dell’accantonamento delle risorse per lo spegnimento dell’inceneritore, che resta un obiettivo strategico da qui alla fine del periodo di concordato.
A proposito di concordato. Negli anni scorsi la città ha vissuto momenti a tratti drammatici: chi voleva in ogni modo impedirci di rendere efficiente l’azienda, eliminando gli sprechi e sottraendola alle grinfie della politica da un lato e degli amici degli amici dall’altro, non ha esitato a trasformare Livorno in una discarica a cielo aperto. Tutti voi avete negli occhi alcune immagini di quei giorni, ne sono certo.
Bene. Ora che Aamps è stata rimessa sui binari giusti posso svelarvi una cosa: se ieri non avessimo preso la strada del concordato, che tanto è costata a noi e anche all’immagine della città, oggi voi nelle vostre cassette della posta vi sareste visti recapitare un avviso di pagamento tari quasi raddoppiato.
Ricapitalizzare allora l’azienda avrebbe significato proprio questo: far pagare le inefficienze, le incapacità manageriali e politiche a voi cittadini, nascondendo la polvere sotto un piano industriale da 25 milioni di euro, finanziato ovviamente con la nostra Tari, utile sì a risanare i conti dell’azienda nell’immediato, ma incapace di risolvere il problema alla radice.
Una storia già vista, basti pensare a MPS, Banca Etruria o Alitalia. Noi invece, per l’Aamps e per Livorno, abbiamo voluto scrivere una storia con un finale diverso.