di Beppe Grillo e il suo anestesista
Leggere le intercettazioni del Professor Guido Fanelli è come trovarsi di fronte alla più impietosa messa in scena sulla natura agrodolce dell’uomo. Pensare che quel tizio è davvero uno dei relatori della legge 38, che ha permesso all’Italia di veder riconosciute come un diritto le cure palliative, rasenta l’incredibile. La legge in questione vede la luce Il 15 marzo 2010, durante il governo dello Psiconano, promulgata da Morfeus Napolitano, all’articolo 1 dice: “la presente legge tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore.”
Oggi, grazie a quel dispositivo, è più facile essere assistiti in modo congruo ed efficace durante le fasi più estreme di una malattia terminale. Una legge ben scritta, che vede come prima depositaria, nel 2008, una vera e propria Maradona della casacca: l’ora onorevole del “gruppo misto UDC” Paola Binetti. Pensate che solo nell’ultima legislatura parte da Scelta Civica per poi comparire come Area Popolare (NCD-UDC) e quindi “per l’Italia Centro Democratico”. Ma nel suo curriculum c’è L’Ulivo dal 2006 quando entra in senato. Poi nel “Partito Democratico L’Ulivo”. Nel 2008 è nel PD che abbandona nel febbraio 2010 per entrare nell’unione di centro per il terzo polo (???) per uscirne nel 2013.
Insomma la legge 38 è figlia del PD per parte di madre, mentre il padre è il Professore ora ai domiciliari. Perché uno che parla di “carotare i pazienti” deve essere il padre per forza, non è una madre che può carotare un paziente indifeso e inconsapevole. Carotare la gente è molto maschile, e così tutto il resto di quello che trapela sui (pochi) giornali che approfondiscono questo scandalo spaventoso.
Sono almeno 70 gli indagati, 16 ai domiciliari, l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di praticamente ogni possibile rappresentazione della collettività. L’oggetto della delinquenziale banda di medici, professori, lobbisti e amministratori delegati, sono le persone malate e la terapia del dolore, fare test di validazione per mettere in commercio farmaci di case farmaceutiche riconoscenti. Talmente riconoscenti che il nome dell’inchiesta è lo stesso di quello dello Yacht del Professore.
Una cosa riprovevole che potrebbe essere addossata al PD, siamo proprio nella loro tana, a Parma. Ma non sarebbe ne giusto e tantomeno logico perché, proprio seguendo le evoluzioni della Binetti, ci coglie un’intuizione: PD, UDC, SCELTA CIVICA, FORZA ITALIA, UDEUR eccetera sono una sorta di universo che proviene dal Big Bang della DC, quando il PCI e il PSI collassarono in stelle nane o vai a capire che cosa.
Non vale la parola “colpa” nel cosmo democristiano che tiene insieme, come una colla laida fatta di sputi, Renzi, Berlusconi e Morfeus Napolitano. Gentiloni con Fassino, Rumino Bersani con Vendola. E’ difficile immaginare insieme delle Drag Queen con brutali centauri rasati, magari alla guida delle loro Harley Davidson, ma secondo la vecchia ottica democristiana tutto era possibile. E tutto continua ad essere possibile anche oggi.
Questa storia orrenda, che spero non sia vera, vede una legge ottima figlia di gente impossibile, non credo che studiare come sia possibile una simile perversione serva a molto. Quello che ci serve è comprendere come si nascondono le perversioni, in questo la DC era davvero superba e continua ad essere così nella galassia che dal è saltata fuori dal Big Bang della DC. E’ la proprietà distintiva di questa gente qui, nessuno lo fa apposta, è nella loro natura di travestiti morali non vedere e sentire le colpe. Chi era nel PCI al momento del Big Bang è sparito oppure è stato avvisato un attimo prima da quella malacoscienza apparentemente universale cui dico: grazie per la legge ma tenetevi l’inganno.
La quasi censura sui fatti del Professore? Un inutile ricaduta della galassia infame.