di Marco Zullo, Efdd – MoVimento 5 Stelle Europa
“La Commissione europea ha finalmente risposto al mio ennesimo accesso agli atti inviandomi il documento che fa chiarezza su chi le abbia comunicato i dati che minimizzavano la grave situazione di diffuso inquinamento ambientale presente nell’area di Maniago (PN), non permettendole di prendere in considerazione i due polli che risultavano contaminati dalla diossina.
Da tempo mi sto occupando personalmente del caso. La risposta alla mia seconda interrogazione che ho presentato il 6 ottobre 2016 al Commissario alla Salute Andriukaitis è stata: “i due campioni non conformi ai limiti massimi di diossina presenti nelle carni di pollo analizzati nel 2015 provenivano da due piccole aziende a conduzione familiare, situate l’una vicino all’altra, in cui era allevato solo un numero ridotto di galline ovaiole. La situazione di queste aziende a conduzione familiare è stata oggetto di verifica in loco da parte delle autorità sanitarie locali mediante analisi dell’ambiente e degli alimenti di origine animale. Il problema è stato individuato nella cattiva manutenzione del cortile in cui erano allevati i polli ruspanti, dove sono state riscontrate prove dello sversamento di rifiuti (oli lubrificanti, ceneri residue e rifiuti incombusti)”.
Finalmente ho in mano il documento in cui si vede che la suddetta frase incriminata proviene in realtà dalla comunicazione ufficiale del Ministero della Salute italiana, che risponde alla Commissione europea proprio in merito alla mia prima interrogazione del 16 febbraio 2016, come si può leggere nell’oggetto stesso della comunicazione, che potete trovare qui in allegato.
Visto che il Ministero per rispondere alla Commissione europea si basa sui documenti che riceve dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che è dunque la prima responsabile della grave minimizzazione del caso, chiedo ancora una volta a gran voce che la Regione scopra le carte e adotti tutti i provvedimenti necessari per portare alla luce il responsabile di questa inadeguata vigilanza. Saranno in grado di risponderci chiaramente una volta per tutte?”