di Marcello Maltese, candidato sindaco 5 stelle di Trapani
Da decenni il potere in questa città è stato rappresentato da sole due persone: Girolamo Fazio e Antonio D’Alì. Fazio è stato sindaco nel 2001 e poi nel 2007. Nel 2012 ha fatto il consigliere comunale, sponsorizzando il sindaco attuale per ripudiarlo poco dopo, e anche il deputato regionale. A questa tornata elettorale si è presentato ancora una volta al grido di “ripartire da dove tutto si è interrotto”, per non lasciare dubbi sulle sue reali intenzioni. Stamattina è stato fermato, con l’accusa di corruzione per favorire gli interessi che gravitano attorno al trasporto marittimo e alla famiglia Morace, in un’operazione definita dallo stesso Procuratore aggiunto Dino Petralia “non un’indagine, ma un romanzo della corruzione: un connubio tra imprenditoria, politica, operazioni di dossieraggio, pubblica amministrazione”.
Ieri è stato, invece, il turno del senatore forzista, Antonio D’Alì, colpito da una richiesta di obbligo di soggiorno avanzata dalla direzione distrettuale antimafia di Palermo, per “pericolosità sociale”. D’Alì rappresenta, più di ogni altro, la concentrazione di potere del Trapanese. È stato processato per concorso esterno in associazione mafiosa, assolto in appello per i fatti avvenuti dopo il 1994, prescritti invece i reati avvenuti precedentemente e con sospetti legami tra la sua famiglia e quella del latitante Matteo Messina Denaro.
Un sistema di potere che ha lasciato macerie in una città con enormi potenzialità e ricchezze, ma di cui hanno fatto terra bruciata.
Oggi più che mai a questa città serve un governo a 5 stelle, per ripulire tutto e seminare buoni frutti in questa terra bruciata. Sarà dura, lo sappiamo, ma abbiamo dalla nostra la determinazione e la voglia di riscatto dei cittadini trapanesi onesti, quelli con cui da mesi dialoghiamo e che hanno scritto il nostro programma con le idee che realizzeremo per liberare questa città una volta per tutte da chi non vuole il riscatto e lo sviluppo di questo straordinario pezzo di Sicilia. Il M5S è l’unica speranza rimasta.