di Riccardo Fraccaro
In Parlamento c’è una piccola cerchia di super-privilegiati: sono i deputati che ricoprono cariche istituzionali, l’apoteosi della casta. In queste figure i partiti esprimono la loro più sfrenata sete di potere perché, oltre al ricco stipendio base, gli onorevoli con incarico godono anche di una indennità aggiuntiva pari in media a 2.000 euro mensili, naturalmente esentasse. Ma non basta: Presidenti di Commissione e componenti dell’Ufficio di Presidenza hanno anche un fondo per le “spese di rappresentanza” da ben 6.500 euro l’anno. Gli serve per pagarsi la colazione.
Noi del MoVimento 5 Stelle rifiutiamo l’indennità aggiuntiva connessa alla carica, io ad esempio solo per questa voce ho rinunciato fino ad oggi a 111.000 euro. Siamo gli unici a voler abolire i privilegi e abbiamo presentato una proposta per cancellare anche le spese di rappresentanza. Ovviamente bocciata dal Pd. In base alla delibera n. 7 del 2013, i super-deputati hanno diritto perfino al rimborso per i doni di rappresentanza, per i pranzi e i servizi di catering, per il noleggio auto o il servizio taxi e per le spese di alloggio.
Centinaia di migliaia di euro a spese dei cittadini.
Noi crediamo che chi ha già uno stipendio da 10mila euro al mese oltre ai rimborsi vari, più 3.500 euro di diaria, altre 3.600 di spese politiche e una media di 2.000 euro mensili per l’indennità aggiuntiva, almeno la colazione possa pagarla di tasca sua. Presenteremo di nuovo in Aula il nostro ordine del giorno per cancellare questo ignobile scandalo. Il Pd dice di voler abolire i privilegi? Inizi da cornetto e cappuccino a spese dei cittadini.