di Giancarlo Cancelleri, candidato presidente MoVimento 5 Stelle Sicilia
Pare che Crocetta sia stato avvistato all’interno di una DeLorean, l’auto che in ritorno al futuro permetteva ai protagonisti di viaggiare nel tempo. Solo così si può spiegare il balzo temporale che in poche ore ha portato la Sicilia al 2012 e che ha resuscitato le province – con annessi consiglieri provinciali e gettoni di presenza – che il Presidente più fallimentare della storia Siciliana aveva promesso di abolire. E ironia vuole che l’aveva pure fatto; certo, in maniera pasticciata, improduttiva, disfunzionale, e a tratti incomprensibile, ma qualcosa di diverso rispetto al passato era stato fatto. Ieri però, in commissione Affari Istituzionali, la sua maggioranza e tutti i partiti, il PD, Forza Italia, centro, destra, sinistra, tutti insomma tranne il M5S, hanno votato per la reintroduzione delle province. Il motivo? Si avvicinano le elezioni regionali (5 novembre) e i partiti hanno bisogno di poltrone da distribuire.
Di equilibri politici da mantenere, di soldi da spartire. Così, invece di preoccuparsi delle carenti risorse finanziare per garantire i dipendenti e i servizi provinciali, quelli sì importanti, cioè strade, trasporto scolastico, scuole, decoro i partiti si ricompattano sull’unica cosa per loro importante: le poltrone. Crocetta, in tutto questo, dimostra ancora una volta, di non essere adatto al ruolo che ricopre.
L’abolizione delle province senza se e senza ma, la salvaguardia dei dipendenti e la totale rivitalizzazione dei servizi al cittadino in tutto il territorio siciliano. Questa sarà una delle priorità del Movimento quando saremo al governo di questa Regione. Lo faremo in un mese. Con una legge che abbiamo già scritto. Dateci la possibilità di cambiare davvero quest’isola e noi non vi deluderemo. Promesso!