di Marco Zullo, EFDD – M5S Europa
La scorsa plenaria di Strasburgo è stata l’occasione per chiedere al Parlamento Europeo di votare a favore della normativa sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi che mira a migliorare la qualità di vita, nella sua quotidianità, di circa 80 milioni di cittadini europei con disabilità e di tutti i cittadini con limitazioni funzionali, come quelle legate all’età o invalidità temporanee.
Il Parlamento europeo ha approvato molti degli emendamenti che abbiamo presentato, frutto di un ottimo lavoro svolto in collaborazione con il Forum Italiano sulla Disabilità e con l’European Disability Forum. Il Parlamento europeo ha infatti votato a favore dei nostri emendamenti per rendere i prodotti e servizi, a partire da quelli fondamentali come telefoni, pc, trasporti, televisori, servizi bancari, biglietterie e altro ancora, più accessibili ai disabili.
Sono stati approvati anche altri emendamenti che mirano ad introdurre i criteri di accessibilità nella stesura dei bandi per gli appalti pubblici, come riferimento dalle autorità che si occupano di standardizzazione e, non di meno, è stata approvata la nostra richiesta di una normativa che si preoccupasse anche del cosiddetto Ambiente Costruito e che soddisfasse i criteri di accessibilità: risulterebbe quantomeno bizzarro, per esempio, preoccuparsi di rendere un bancomat accessibile se poi lo stesso bancomat viene collocato in un ambiente non raggiungibile o non utilizzabile da una persona disabile o con limitazioni funzionali di altro genere.
“L’atto europeo sull’accessibilità è una normativa di portata storica e noi, con il voto di domani, possiamo migliorare in misura notevole la qualità della vita, non solo dei cittadini europei con disabilità, ma anche dei cittadini con limitazioni funzionali, come quelle dovute all’età o alla gravidanza.
Allora, quando il relatore oggi ha aperto il suo discorso affermando che ci sono in gioco molti interessi, posso confermare che questo è vero: ci sono in gioco gli interessi di circa 120 milioni di cittadini europei. Questo è l’impatto di questa normativa. Allora, dobbiamo avere il coraggio di osare, di disegnare una strada verso il futuro che oggi spaventa qualcuno ma che apre la porta all’accessibilità, apre la porta ai servizi, al mercato del lavoro, all’istruzione, ai trasporti, all’intrattenimento, anche all’utilizzo degli smartphone.
E allora anche noi abbiamo presentato degli emendamenti per migliorare questa normativa e per renderla più ambiziosa. Primo fra tutti, è quello sull’accessibilità dell’ambiente costruito: noi non possiamo accettare il fatto, in qualche modo, di prendere in giro il cittadino, dicendogli che gli offriamo un servizio, ad esempio un bancomat accessibile, ma poi a questo bancomat non ci si arriva, perché l’edificio che lo contiene non è accessibile. Dobbiamo andare oltre quelle che sono queste limitazioni anche dei locali.
Vogliamo osare perché vogliamo ampliare questa normativa a coloro che hanno delle limitazioni funzionali, lo abbiamo detto prima, quindi un infortunio, la gravidanza, l’età, perché toccherà un po’ a tutti. Quindi dobbiamo disegnare un mondo accogliente, anche per il futuro. E ci sorprende il fatto che questa normativa sull’accessibilità non comprenda in modo forte il rispetto di questi requisiti quando parliamo di bandi pubblici. Anche per questo abbiamo presentato un emendamento, perché per noi del Movimento 5 Stelle, nessuno deve rimanere indietro”.