di Silvana Denicolò, MoVimento 5 Stelle Lazio
Il diritto al Lavoro è cardine dei diritti costituzionalmente garantiti. Su questo tema la Regione può incidere sia in tema di politiche attive, come la formazione professionale, sia in tema di attività produttive.
Nella Regione Lazio in questi 2 settori vi sono sono grandi e molteplici difficoltà. Pensiamo alla crisi dell’industria, che ha riguardato un po’ tutte le nostre province. I progetti messi in campo dalla Regione Lazio in questa consiliatura per la ricollocazione dei lavoratori da un lato, ed il sostegno alle imprese dall’altro, non hanno comportato reali e stabili miglioramenti nel tessuto imprenditoriale e sociale, né mostrato nuovi orizzonti possibili. Penso ad esempio ai c.d. “contratti di ricollocazione”, potenziale panacea per la ri-occupazione, si sono caratterizzati per: ritardi nei pagamenti, iter insensati, accreditamento di Enti senza esperienza nel job finding, scarsa innovazione.
E’ vero che le competenze maggiori su lavoro e sviluppo economico sono statali, ma la Regione deve far sentire la propria voce e raccogliere risultati. Come?
– incentivando strumenti alternativi agli ammortizzatori sociali (contratti di solidarietà, autoimprenditorialità, autogestione)
– creando tavoli partecipati per soluzioni concrete
– incentivando le aziende a non ricorrere alle delocalizzazioni produttive
– coinvolgendo il governo e ricorrendo ad azioni legali verso licenziamenti ingiustificati
Ci sarebbe ancora tanto da dire su agricoltura, commercio, artigianato, o sul lavoro autonomo, o anche sul tema “Ricerca e sviluppo”.
La Regione, riattivando la partecipazione dei cittadini, deve assumere un ruolo trainante nello sviluppo sociale e nella ripresa economica ed occupazionale, puntando anzitutto su settori che accompagnino verso una nuova economia circolare ed un futuro sostenibile. La rete scuola-formazione-imprese-lavoro è già possibile attraverso i Centri pubblici per l’Impiego, da riorganizzare e potenziare.
Dopo anni di crisi economica, dopo norme come il “Jobs Act”, che il lavoro lo hanno umiliato e messo all’angolo, ci serve anche il vostro contributo per individuare iniziative coraggiose, e dare una sterzata al declino generale, restituendo la speranza ai giovani, a chi perde il lavoro, alle imprese, alle famiglie. Dopo anni di crisi economica, che è di fatto soprattutto una crisi dei valori, dopo norme come il “Jobs Act”, che il lavoro lo hanno umiliato e messo all’angolo, ti chiediamo di contribuire per individuare iniziative coraggiose, e dare una sterzata al declino generale, restituendo la speranza ai giovani, a chi perde il lavoro, alle imprese, alle famiglie, insomma ad una collettività regionale che attende una nuova dignità economica e lavorativa.
Democrazia è condivisione. Fateci avere le vostre idee, proposte, suggerimenti. Insieme governeremo il Lazio