Prima con le regole di Basilea, poi con il Bail In e ora con le nuove regole sulle sofferenze bancarie. Più che mettere al sicuro il nostro sistema bancario sembra che l’intento sia quello di affossarlo e svenderlo. Bce ha emanato delle nuove linee guida su come svalutare le sofferenze bancarie. In pratica si tratta di regole più restrittive che una volta entrate in vigore, chiederanno maggiori accantonamenti in tempi più brevi.
Molte nostre banche non sono messe bene, per diverse ragioni, sia per malagestio, sia per erogazioni di grossi finanziamenti di natura amicale e politica a società che non hanno mai restituito, sia per finanziamenti ad aziende poi soffocate dalle stesse regole bancarie, dalla crisi e dai cattivi pagatori con in testa lo Stato.
Chiedere questi maggiori accantonamenti in tempi rapidi produrrà lo stesso effetto dell’introduzione repentina dei nuovi requisti patrimoniali per l’erogazione del credito:
– Minori possibilità di erogazione del credito
– Difficoltà per le aziende di finanziarsi
– Minore occupazione
– Minori consumi
– Acuirsi della crisi.
– Maggiori facilità per i fondi locusta di acquistare i crediti, far chiudere aziende e vendere case e capannoni.
– Ulteriore Riduzione dei valori immobiliari
– Banche in vendita a un euro facile bottino di Big Bank internazionali
Non sarebbe più opportuno rivedere o diluire nel tempo queste nuove regole?
Per i mutui non potrebbe essere interessante pensare a una misura emergenziale, che dopo aver escluso le erogazioni di natura dolosa, permetta di effettuare transazioni con i debitori magari allungando o ristrutturando i mutui?
Lo Stato non potrebbe creare un fondo di garanzia per permettere, quanto meno, ai suoi creditori di aggrapparsi ad una ciambella di salvataggio prima che gli venga venduto l’immobile?
Urge una presa di posizione forte da parte di quelle istituzioni, Abi, Bankit, Governo e anche Parlamento che fino a oggi han fatto troppo poco per preservare il nostro ordinamento giuridico da regole troppo severe che come effetto hanno solo avuto quello di soffocare le nostre aziende e la nostra economia.