di MoVimento 5 Stelle
In Pianura padana è di nuovo emergenza smog, ma proprio pochi giorni fa la maggioranza a guida Pd ha bocciato in legge di stabilità il “Pacchetto anti-inquinamento” del MoVimento 5 Stelle. Un primo piano d’azione a largo raggio, composto da decine di emendamenti mirati a combattere con i fatti questa vera e propria emergenza sanitaria ed ambientale.
Il Pd ha detto “no” a incentivi per 20 milioni agli enti locali per promuovere il car sharing elettrico, ha bocciato la trasformazione e attivazione dei mezzi elettrici del trasporto pubblico locale. Lo ha fatto bocciando la nostra proposta di finanziare, con 150 milioni di euro, il rinnovo del parco dei bus passando dal sistema diesel a quello elettrico.
Sono state bocciate anche le nostre proposte per sottrarre 9 miliardi di euro alle grandi opere inutili, per destinare questi fondi a quella grande opera di risanamento, efficientamento e riqualificazione energetica del Paese che è la vera grande opera pubblica necessaria. Bocciato anche il potenziamento delle linee ferroviarie locali e la sua elettrificazione totale.
Il Pd ha detto “no” anche l’istituzione di un fondo da 20 milioni di euro per la conversione agroecologica dell’agricoltura. Disco rosso anche ad un altro fondo, sempre da 20 milioni di euro, per adottare dal 2018 interventi per la limitazione delle emissioni in atmosfera, con specifico riferimento al contrasto di quelle prodotte dallo spargimento di liquami e dall’uso fertilizzanti, utilizzando così un approccio integrato delle fonti inquinanti emissive.
Non state nemmeno accolte le proposte per la forestazione urbana a bordo delle strade, come non è stata presa in considerazione una deroga al blocco di assunzioni del personale per Arpa, una scelta che sarebbe stata utile ad ottimizzare controlli e monitoraggi.
Non rimane che attendere il governo del MoVimento 5 Stelle, che adotterà tutti questi provvedimenti necessari alla salvaguardia della salute umana e allo sviluppo sostenibile delle nostre comunità