di MoVimento 5 Stelle
Una marchetta da 3 milioni di euro ad una società informatica sconosciuta e senza esperienza. Una marchetta da 3 milioni di euro proposta da un senatore del gruppo di Denis Verdini, modificata dalla senatrice Pd Magda Zanoni e votata dal Pd e tutta la maggioranza. Una maggioranza che ha finto di cadere dalle nuvole. Una maggioranza che per cinque anni ha vissuto sul ricatto. Le richieste di chiarezza e trasparenza in rete di un professore universitario del Politecnico di Milano, Mauro Calderini, hanno fatto letteralmente impazzire Pd & co ed il ministro Calenda. Ma alla fine la verità è emersa.
“Regalo di Natale a Verdini” ha ammesso il deputato Quintarelli (ex Monti transfuga al gruppo Misto) .
“Una marchetta necessaria ad avere i voti per approvare la manovra. Quando non hai i numeri subisci il ricatto dei piccoli gruppi” ha dichiarato il senatore Esposito (Pd).
Per cinque anni l’Italia è stata “governata” dalle larghe intese del ricatto: attori Pd-Alfano e Verdini, gli ultimi due azionisti occulti del condannato Berlusconi, che quando se la vedeva brutta interveniva direttamente con tutta Forza Italia e anche la Lega: vedi le manovre per depotenziare le norme anti-corruzione e sul 416-ter e quelle per limitare le intercettazioni. Solo una netta vittoria del MoVimento 5 Stelle impedirà alle larghe intese del ricatto di rimettere le mani sull’Italia.