di Alfonso Bonafede Ieri, all’età di 37 anni, ci ha lasciati Giuseppe Matteo, mio collaboratore parlamentare da due anni, diventato nel corso di questa esperienza un carissimo amico. Si è accasciato per un malore mentre sciava e non c’è stato niente da fare. Giuseppe era un bravissimo professionista, incredibilmente capace, gentile, elegante, l’uomo più buono che io abbia mai conosciuto. Una persona speciale. Sembra impossibile che un uomo con quella stazza fisica, io lo chiamavo scherzosamente “gigante buono”, se ne sia andato così, in pochi istanti. Il dolore è enorme e stento ancora a crederci; mi stringo vicino alla moglie, alla sua piccola bambina e ai suoi familiari. Ciao Giuseppe, grazie di tutto!
Qualunque cosa abbiate apprezzato in questi anni della mia attività parlamentare, sappiate che aveva dietro un grande lavoro di squadra di cui Giuseppe era colonna portante.
Adesso ti immagino a vegliare su di noi dal cielo… con quello sguardo buono, intelligente e sorridente, che faceva sentire al sicuro le persone che ti stavano vicino.