di Tiziana Beghin, Efdd – MoVimento 5 Stelle Europa.
Il Made in Italy è nuovamente sotto attacco: nel 2019 entrerà in vigore un Regolamento europeo del 2011 che renderà vane le leggi italiane che prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di pasta, riso, latte, formaggi e pomodoro. Il prossimo primo febbraio la Commissione europea concluderà la consultazione pubblica e poi ci sarà il via libera ufficiale che prevede l’entrata in vigore in tutta Europa del Regolamento nell’aprile 2019.
Il Regolamento è stato approvato il 25 ottobre 2011, era in carica il governo Berlusconi che non si è opposto, in sede di Consiglio, a questo provvedimento estremamente dannoso per le imprese italiane. Il Regolamento prevede, infatti, che sarà obbligatorio dichiarare la provenienza dell’ingrediente primario se questa è diversa dal quella del prodotto finale, ma esenta da tale dovere i marchi registrati che, a parole o con il logo, già indicano la provenienza.
Tale eccezione apre, ovviamente, il campo al cosiddetto “Italian Sounding”, ovvero quel fenomeno che evoca il Made in Italy in maniera ingannevole (attraverso diciture simili, immagini con il tricolore italiano) su prodotti che non sono lavorati in Italia. Guarda caso il paniere dei prodotti italiani maggiormente colpiti all’estero dall’Italian sounding sono pasta, olio, salse, sughi e pomodoro, prodotti da forno e mozzarelle, le nostre eccellenze. Favorite da questo provvedimento sono le grandi lobby industriali che hanno interesse a occultare l’origine dell’ingrediente primario.
Questo epilogo si sarebbe potuto evitare se Berlusconi e gli eurodeputati italiani della scorsa legislatura (quando noi non eravamo ancora presenti al Parlamento europeo) avessero seguito la questione con la dovuta oculatezza e lungimiranza.
Il regolamento è stato approvato dalla plenaria di Strasburgo nel luglio del 2011. La delfina di Berlusconi, l’ex eurodeputata di Forza Italia Licia Ronzulli in aula difendeva il provvedimento con queste parole: “Grazie infatti all’accordo politico raggiunto la scorsa settimana con il Consiglio, il testo approvato consentirà ai consumatori europei di avere etichette alimentari più chiare con informazioni più dettagliate sui prodotti che ogni giorno troviamo sulle nostre tavole”. La Ronzulli non sapeva di che parlava o forse si sarà fatta scrivere il discorso da qualche lobbista amico… I partiti combinano solo disastri. È arrivato il momento di mandarli a casa!.