di Alessandro Fraleoni Morgera, candidato M5S alla presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia
Ci siamo messi in gioco per garantire ai cittadini del Friuli Venezia Giulia una qualità della vita che è peggiorata inesorabilmente a causa delle forze politiche di centrodestra e centrosinistra che anche qui, negli ultimi 15 anni, hanno sempre anteposto a tutto i loro interessi di bottega. Il 29 aprile è venuto il momento di cambiare la nostra regione, partendo da alcuni settori fondamentali.
Innovazione, ricerca e digitalizzazione. Sono queste le parole chiave che permetteranno alle imprese del Friuli Venezia Giulia di essere competitive anche sui mercati internazionali. Trieste e il Friuli Venezia Giulia possono vantare decine di centri di ricerca e alta formazione con una densità di ricercatori fra le più elevate in Europa. Per questo dobbiamo spingere su questo tasto, assicurando maggiori agevolazioni alle aziende che investono in innovazione, trasferimento tecnologico, ricerca e sviluppo. A una condizione: non potranno delocalizzare. Diventare la Silicon Valley d’Europa è possibile. E questo garantirà una crescita occupazionale enorme in tutti i settori, non solo in quelli strettamente connessi con la ricerca. Per agevolare questo processo, raddoppieremo i fondi regionali destinati a università e ricerca e realizzeremo una digitalizzazione oggi ancora troppo lontana dagli standard internazionali. Digitalizzazione che dovrà abbracciare sia le strutture pubbliche – in primis quelle sanitarie – che i territori meno popolati come quelli montani. E per frenare lo spopolamento, daremo incentivi alle aziende che producono in queste aree. Inoltre l’occupazione crescerà anche per i 50 milioni di euro che, nel rispetto del nostro obiettivo “Consumo Zero di suolo”, investiremo nell’edilizia scolastica e universitaria. Così finalmente avremo edifici sicuri dal punto di vista sismico ed energeticamente efficienti.
E poi il Friuli Venezia Giulia a 5 Stelle rimetterà il cittadino al centro delle politiche sanitarie. Il nostro progetto per la Sanità prevede nuove assunzioni per affrontare la prima emergenza che è la presa in carico della cronicità, spingendo in direzione dell’aumento nel rapporto tra numero di infermieri e medici. Bisognerà bloccare i tagli agli ospedali e potenziare la Sanità territoriale, assicurando cure più vicine alle persone. Agiremo per ridurre le liste di attesa e per abolire il “super ticket” ma anche per mettere più risorse nella prevenzione di malattie e nella promozione di stili di vita sani e ambienti salubri.
Ambiente e famiglia, infatti, sono altre due parole chiave per il Friuli Venezia Giulia. Le nostre famiglie hanno bisogno di essere supportate maggiormente, potenziando gli asili nido pubblici, familiari e aziendali ma anche abbattendo le rette per i nuovi genitori e garantendo misure precise per il sostegno agli anziani.
Troppe sono state poi le crisi ambientali che abbiamo dovuto affrontare in questi anni: la Ferriera di Servola, la diossina fuori controllo nel Maniaghese, i fanghi industriali del lago di Cavazzo, le emissioni della centrale A2A di Monfalcone, gli odori molesti della Siot, i pozzi artesiani della Bassa friulana, le grotte del Carso invase da idrocarburi, l’amianto abbandonato sul Cellina, i giardini inquinati di Trieste… Per noi stare dalla parte dell’ambiente e della salute dei cittadini significa fare proposte concrete: controlli implacabili sui livelli di inquinamento come nel caso dei test sui polli del Maniaghese da noi realizzati autonomamente, bonifiche delle aree inquinate, chiusura degli impianti che non rispettano i limiti di legge, incentivi per la loro riconversione, stop all’incenerimento dei rifiuti e appoggio convinto alle politiche per il riciclo, riuso e recupero dei rifiuti. E ancora: stop alle nuove centrali a combustibili fossili, ai rigassificatori e alle mini centraline idroelettriche e revisione dei canoni delle grandi centrali nel territorio montano. Ma anche efficientamento del servizio idrico, tutela dei pozzi artesiani, delle aree protette e della biodiversità vegetale e animale e misure urgenti contro il dissesto idrogeologico. Su queste basi potremo promuovere un turismo più verde e sostenibile, leva fondamentale per la crescita economica del Friuli Venezia Giulia.
Abbiamo deciso di chiudere a Udine la nostra campagna elettorale perché siamo nel cuore del Friuli Venezia Giulia e perché qui corriamo con Rosaria Capozzi anche per conquistare la carica di sindaco. Il primo sindaco donna di Udine. Con noi dalle 19.30 all’Ambassador Palace Hotel (via Carducci 46) ci saranno l’europarlamentare M5S Marco Zullo e i parlamentari M5S Stefano Patuanelli, Alvise Maniero ed Emilio Carelli, volto notissimo del giornalismo televisivo italiano.
A riveder le stelle anche nel Friuli Venezia Giulia!