Su questa storia dei programmi del MoVimento 5 Stelle siamo costretti a smentire il Foglio, perché la vera truffa è proprio l’articolo che oggi ci accusa di aver modificato i punti programmatici subito dopo il voto delle elezioni politiche.
Andiamo per ordine. Il Foglio scrive che “fino al 2 febbraio sul sito del M5S c’era un programma, il 7 marzo tre giorni dopo le elezioni ce n’era un altro”. Falso. Il programma definitivo è stato pubblicato il 21 febbraio 2018, dopo un’ultima revisione dedicata all’impostazione grafica.
Come si vede anche da questo link relativo al programma Esteri, i punti votati dai cittadini sono gli stessi inseriti nel programma. Leggete qui e verificate voi stessi.
Le versioni precedenti a quelle definitive, pubblicate il 21 febbraio 2018, erano chiaramente versioni provvisorie, sviluppate all’interno di gruppi di lavoro ad aprile dello scorso anno e che poi sono state oggetto di ulteriori modifiche, accogliendo proposte e istanze, fino alla stesura definitiva.
Tra l’altro il Foglio scrive che le due versioni sono di senso “totalmente diverso e spesso diametralmente opposto”. Ad esempio cita un passaggio della prima bozza, in cui si legge “ripudiamo ogni forma di colonialismo, neocolonialismo e ingerenza straniera”, ma nella versione finale c’è scritta la stessa identica cosa, in una forma più adeguata: “La politica estera del Movimento 5 Stelle – riporta la versione finale – si basa sul rispetto dell’autodeterminazione dei popoli, la sovranità, l’integrità territoriale e sul principio di non ingerenza negli affari interni dei singoli Paesi”. Dove sarebbe il senso “diametralmente opposto” di cui parla il Foglio?
E ancora: il Foglio scrive che sulla Nato si leggono posizioni diverse, ma anche in questo caso mente. Nel programma definitivo si legge infatti che il “Movimento 5 Stelle sostiene l’adeguamento dell’Alleanza Atlantica (NATO) al nuovo contesto multilaterale, contemplando un inquadramento delle sue attività in un’ottica esclusivamente difensiva. È indispensabile una riflessione sull’attuale ruolo della NATO”. Non è quello che diciamo da sempre?
Insomma, ci sono state solo piccole modifiche di forma, una cosa normalissima. Nessun cambiamento di sostanza. Accade così per tutti i programmi elettorali di tutte le forze politiche del mondo: c’è una prima bozza, poi nuove stesure e lavori di editing. Non c’è nulla di cui stupirsi.
I punti votati dai cittadini, infine, sono nel programma che il candidato premier Luigi Di Maio ha presentato in campagna elettorale.
ps.: un errore materiale cui abbiamo posto rimedio riguarda invece la lotta ai privilegi dei sindacalisti. Il punto programmatico, da noi sempre sostenuto, è stato subito reinserito nella stesura definitiva