di Andrea Greco
Un ragazzo molisano di 20 anni ha scritto una lettera a L’Eco dell’Alto Molise. Un commento lucido sui risultati di un giovane attento, consapevole e un po’ deluso. Abbiamo riavvicinato i giovani alla politica, abbiamo ridato loro fiducia nelle istituzioni e abbiamo smosso le loro coscienze. È questa la rivoluzione culturale in atto. La più importante. Quella che, tutti insieme, ci porterà lontano. Voglio ringraziare il ragazzo che ha scritto queste parole, che per noi rappresentano una piccola grande vittoria e la certezza di essere sulla strada giusta.
Sono un giovane che il 22 Aprile scorso ha assistito alla disfatta della sua regione. Ho un concetto di politica (evidentemente) differente dal resto dei miei corregionali. Credo, o meglio, credevo fermamente che la nostra terra potesse risollevarsi, potesse avere un futuro fatto di energie e facce nuove ma, evidentemente, mi sbagliavo. Ho appoggiato, durante tutta la campagna elettorale, Andrea Greco (candidato presidente per il MoVimento 5 Stelle), persona serissima e soprattutto umilissima, con la volontà di rinnovare la scena politica e con la speranza di un futuro concreto. È stato emozionante vivere le piazze, gli applausi e il consenso della gente che lo accoglieva. Ma le speranze e le aspettative del cambiamento si sono infrante nelle urne. Noi, giovani siamo e saremo costretti a fuggire dai ricatti e dai favoritismi: i motivi della sconfitta del MoVimento 5 Stelle, che a mani nude’ ha ricevuto oltre il 37% dei consensi, contro il 43% di ben 9 liste di centrodestra. Evidentemente, il sistema’ è talmente radicato e inculcato nella gente che è impossibile vincerlo.
Probabilmente questa era l’ultima chance, e i molisani l’hanno rifiutata, ingolosendosi ancora delle promesse che i signorotti hanno fatto e che non manterranno mai. Mi auguro che il sig. Donato Toma (questo è il nome del presidente della nostra regione che molti hanno votato senza neanche saperlo) governi al meglio un ente massacrato proprio dalle persone che lo sostengono. Ma a giudicare dalla campagna elettorale e dai risultati, la vedo davvero dura. Il mio rammarico è quello e solo quello di non aver potuto fare nulla di più che mettere una croce sul simbolo del MoVimento. Ebbene sì, io e tanti altri abbiamo avuto il coraggio di votare per il cambiamento, di votare per il mio futuro: I molisani no. Hanno dimenticato i guasti che gli stessi personaggi eletti ci hanno lasciato in eredità: centinaia di mln di euro di debiti, la nave acquistata con 8 mln di euro e mai salpata, la sanità distrutta.
A vent’anni vivo la mia prima vera delusione politica e di vita, assisto alla disfatta del paese e della regione in cui sono nato. Evidentemente, questo ci meritiamo: cattiva amministrazione, clientele e minacce. Ma ora i molisani non si lamentino più degli stipendi dei loro rappresentanti regionali, tra i più alti d’Italia, se si continuerà ad emigrare, se avremo non più 21 ma 26 consiglieri regionali da foraggiare con laute indennità, se si dovrà continuare barattare la dignità per avere ciò che spetta di diritto. Il popolo è sovrano, il popolo ha votato, ma il popolo ora non ha più diritto di indignarsi e di protestare. E’ anche vero che tantissimi molisani, quasi uno su due, hanno espresso la propria distanza da questa politica non andando a votare. Soprattutto chi ha vinto ricordi che governerà rappresentando una stretta minoranza (circa il 22% della massa totale degli elettori). La stragrande maggioranza dei molisani non li vuole, è dall’altra parte.
Con ciò, auguro una serena opposizione al caro Andrea Greco, che possa farsi valere, combattere ogni atto di cattiva amministrazione e vigilare sulle eventuali cambiali’ che i 180 candidati porteranno all’incasso.
#AndreaGrecoSeiIlMioPresidente
Lettera firmata