di Giancarlo Cancelleri
Si chiude oggi a Torino il Salone del Libro. Un appuntamento al quale noi abbiamo associato Libri in MoVimento, invitando tutti i cittadini a fare un banchetto nella propria città, in una via, in una piazza per portare l’idea della cultura del Salone del Libro fuori. Farlo diventare un evento nazionale, dove tutti davvero potessero partecipare.
Quando abbiamo lanciato questa iniziativa non ci aspettavamo però che davvero rispondeste in tantissimi, e leggo alcune città dove avete aderito: Pescara, Montesilvano, Atri, Policoro, Matera, Tito, Reggio Calabria, Ionadi, Scafati, Napoli, Torre del Greco, Novellara, Forlì, Reggio nell’Emilia, Arpino, Roma, Ladispoli, Aprilia, Ferentino, Cassino, Genova, Lecco, Milano, Rovagnate, Como, Varese, Orbassano, Torino, Sestu, Quartu Sant’Elena, Porto Torres, Misterbianco, Scordia, Agrigento, Ragusa, Mistretta, Castelvetrano, San Cataldo, Caltanissetta, Lucca, Montignoso, Scandicci, Grosseto, Marsciano, Martellago e tanti altri ancora si stanno attivando.
Allora come fare, volete fare un banchetto? Andate su Rousseau, compilate la scheda, mettete un’immagine, dite In quale città siete oltre che il giorno, l’orario, a via ed il luogo nel quale vi troveranno le persone che vogliono venire direttamente al vostro banchetto. Oppure più semplicemente se vi interessa solo partecipare portare due libri per riceverne uno in cambio.
Andate a guardare sempre sul Rousseau tutti gli eventi che ci sono e andate a guardare quello vicino casa vostra. Portate due libri e ne riceverete in cambio uno. Io andrò nel banchetto vicino casa mia, a Caltanissetta, e porterò due libri: uno di Piersanti Mattarella, che è stato presidente alla Regione Siciliana ucciso dalla mafia, sono i suoi discorsi qui all’assemblea regionale ed i suoi pensieri. Un uomo che per tanti siciliani come me è stato un faro. E l’altro è un libro al quale mi sono appassionato ultimamente che è di Adriano Olivetti: Democrazia senza partiti.
Entrambi li porto al banchetto, li lascio così chi vorrà poi li andrà a prendere e li farà suoi e li leggerà perché la cultura, le idee, le parole, si mettono in movimento con i nostri libri in movimento ed io invece ne prenderò un altro. Mi raccomando fatemi trovare qualcosa di divertente, qualcosa di sfizioso, qualcosa che insomma possa nutrire la mia mente. Ecco perché i libri nutrono la mente, i pensieri nutrono la mente e ci regalano progetti, positività, che poi diventano qualche cosa di davvero incredibile.
Fatevi una bella foto mentre che andate lì al banchetto, fatevi un video, raccontateci la vostra esperienza di Libri in MoVimento e poi la pubblicate sui social, su Facebook, su Twitter, su Instagram con l’hashtag #LibriInMoVimento ed io raccoglierò, insieme con Enrica Sabatini e tutta la squadra di Rousseau, tutte queste immagini, tutti questi video ed alla fine faremo un bel collage e vi regaleremo un video finale di questa bellissima iniziativa che vuole portare la cultura e la vuole fare diventare di tutti, per tutti e soprattutto in tutta Italia.
Infine, in tantissimi mi avete scritto chiedendomi che fine fanno i libri se rimangono nei banchetti alla fine della giornata. Li doniamo! Andate in una libreria comunale, andate in un centro diurno comunale, andate in una scuola pubblica, e regalate i libri rimasti. Spieghiamo alla persona che li riceve che sono donati in quel modo. Oppure un’idea anche più semplice: prendete quei pochi libri che vi saranno rimasti nel banchetto, prendere una penna e nella prima pagina scrivete che questo è un Libro in MoVimento, che non si vuole fermare, che deve andare a finire nelle mani di tanti ed invitate chi lo avrà nelle mani a ricambiare, a prendere un altro dei suoi libri a rilasciarlo dove l’ha trovato. Lo prendete e lo abbandonate su un muretto, su una panchina, su un qualunque luogo pubblico dove ci sia passaggio di persone ed io sono convinto che questo messaggio, senza simboli, senza loghi di partito, ma semplicemente sotto l’effige della cultura, del buon leggere, dei buoni libri, prenderà sempre di più piede. Noi abbiamo bisogno davvero di continuare a credere che un libro possa cambiarci la vita, lo ha fatto nella storia e continua a farlo ancora. Dobbiamo esserci anche noi, ciao!