di Fabiola Velli, candidato sindaco MoVimento 5 Stelle Fiumicino
Il consiglio comunale di Fiumicino è formato da 24 consiglieri più il sindaco. Di questi 24 seggi, 15 vanno a chi vince le elezioni e il resto viene diviso fra tutti i partiti che hanno perso.
Ogni partito si presenta alle elezioni con una lista di 24 candidati cioè tanti quanti sono i seggi comunali. Ogni elettore vota il candidato che preferisce e di conseguenza dà il suo appoggio al candidato sindaco di quella stessa lista.
In verità le cose stanno diversamente perchè, tranne il Movimento 5 Stelle che si presenta con un solo simbolo, un solo candidato sindaco e solo 24 consiglieri, tutti gli altri candidati sindaci hanno creato le liste di apparentamento.
Si tratta di un accordo in base al quale tutte le liste apparentate decidono di dare i propri voti al candidato sindaco della lista principale, nel caso di Fiumicino, Montino Baccini oppure De Vecchis e rinunciano quindi in partenza alla possibilità che il loro candidato sindaco possa vincere. Egli al massimo diventerà consigliere comunale.
Vediamo qui che Montino si è presentato con ben 8 liste che lo sostengono quindi in verità, anzichè 24 candidati, avrà 177 persone che gli porteranno i loro voti.
Allo stesso modo Baccini si è presentato con 7 liste che lo sostengono, anzi ad oggi sono diventate 8. Quindi, anzichè con 24 candidati, in verità avrà 168 persone che gli porteranno i loro voti.
Infine De Vecchis, per non essere da meno agli altri, si è presentato con 4 liste che lo sostengono e anche lui anzichè 24 candidati si presenterà con 96 persone che gli porteranno i loro voti. Tutti questi candidati probabilmente non si rendono conto di non avere nessuna possibilità di diventare consiglieri comunali visto che i posti a disposizione in caso di vittoria sono solo 15 e non 200.
E verranno occupati dai primi nominativi delle loro stesse liste e dai primi 5 o 6 nominativi della lista principale., In pratica è più facile per i candidati delle liste di apparentamento o liste civetta che vengano colpiti da un meteorite piuttosto che diventare consigliere comunale. Quello che è peggio però è che un cittadino magari sceglierà di votare un candidato di una lista di appoggio perchè lo conosce e sa che è una brava persona e perchè sa che la pensa allo stesso modo per un determinato problema. Come ad esempio il nuovo porto commerciale, che dovrebbe sorgere nella zona di Torre Clementina, alla quale magari il nostro elettore non è favorevole così come non è favorevole il suo vicino di casa che si è candidato in una lista civetta. Quello che il cittadino non sa è che in verità sta regalando il suo voto al candidato sindaco della lista principale. Che magari su quella stessa questione ha un’opinione diversa come per esempio quella di Montino che al nuovo porto commerciale è favorevole.
Perciò il 10 giugno, quando andrete a votare, ricordatevi di andare a votare qualcuno che non faccia trucchetti, qualcuno che faccia gli interessi dei cittadini, qualcuno che sia alle vostre dipendenze e basta.