di Luciano Mossa, capolista MoVimento 5 Stelle Valle d’Aosta per le elezioni regionali del 20 maggio
Può sembrare strano, ma è una vera impresa costruire un quadro chiaro ed esaustivo delle risorse bruciate dall’amministrazione regionale valdostana. Chi ci ha governato dopo le premature dipartite di Chabod e Chanoux, Gex e Salvadori, è stato formidabile nel nascondere le proprie disastrose imprese, a partire dalla diga di Valgrisenche, per arrivare alla area megalitica di Saint Martin, i cui lavori iniziarono più o meno negli stessi anni in cui si finiva la diga.
Eccovi quindi alcuni highlights affinché il sangue giunga alla testa e alimenti adeguatamente molti neuroni collettivi addormentati in un sonno pluridecennale. Sono così tanti gli sprechi che abbiamo dovuto dividere questa carrellata in due parti. Cominciamo.
Può sembrar banale, ma una piazza d’onore spetta all’Aeroporto, definito dall’aulico Rizzi, procuratore della locale Corte dei Conti, “monumentale esempio di infruttuoso impiego di risorse pubbliche”: 30 milioni di euro utilizzati – se ben ricordiamo – unicamente per la sciata di Renzi a Courmayeur e pensare che la Valle è stata uno dei più importanti centri europei di volo a vela. Siccome qui siamo all’incirca 100.000 elettori, ricordiamoci – quando passiamo all’Amérique – dove, come e per responsabilità di chi abbiamo buttato 300 euro a testa per una struttura che pesa, sul bilancio regionale, ben 1 milione e mezzo all’anno.
Parliamo ora della meravigliosa Skyway, 162 milioni di costo, 1.620 euro a testa, senza gare d’appalto nonostante la società abbia prevalenza di capitale pubblico . Quanti ne stanno tornando in profitti e in indotto turistico? Quanti di noi ci hanno già portato la famiglia?
E al forte di Bard? e all’area megalitica? Pensate che a Trento (110mila abitanti) hanno costruito un museo della scienza (certo non l’eccellenza locale) con meno soldi ed è frequentato come fosse Gardaland (500mila visitatori all’anno).
Andiamo a farci un giro ad Aosta in via Grand Eyvia, per vedere in quali condizioni questi irresponsabili e menefreghisti hanno abbandonato, alla pari di una mini discarica abusiva, la sede del Brel (servizio dell’assessorato regionale dell’Istruzione e della cultura) per capire quanto rispetto hanno dei soldi dei cittadini valdostani.
E adesso, dopo avere buttato 30 milioni nel “trenino” Pila-Cogne, dichiarato INSERVIBILE, ne vorrebbero impiegare altri 80 per la GreenWay Aosta-Pila-Cogne. Già dichiarano che l’investimento si ripaga in 30 anni, cioè in più tempo della vita utile dell’impianto: detto in modo comprensibile, un debito per l’eternità, mica solo per i nostri figli.
Avete mai portato a dormire al Billia la vostra famiglia? No? Eppure avete pagato 580 euro ciascuno (58 milioni) perché sia posseduto dalla Regione.
No, non è satira: è realtà.
Ma adesso che abbiamo parlato di cose che possiamo vedere e toccare davvero con mano tutti i santi giorni, parliamo delle cose che con mano toccano solo i privilegiati del Casinò e del Consiglio Regionale.
Circa 700 persone hanno pagato qualche pegno per essere addetti di questa macchina mangiasoldi, l’unica al mondo che si pappa quelli dei proprietari. Dal 2003 al 2016 sono costati 130 euro all’anno a ciascun valdostano, 1.700 in tutto, più altri 460 nel 2017. Soldi persi dal 2003 al 2016: 154.583.189,00 euro che fanno 26.311,00 al giorno.
Sono 494 i procedimenti pendenti aperti dalla procura nel 2017 e 67 nuovi fascicoli aperti recentemente. Un danno erariale stimato dalla corte dei conti in 140 milioni di euro. 80 milioni di euro attinti tra il 2012 e il 2015 da CVA per finanziare il Casinò.
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