Il MoVimento rinuncia alle indennità aggiuntive: 4,3 milioni risparmiati!

di Maria Edera Spadoni, Vicepresidente Camera dei Deputati

4 milioni, 328 mila euro. E’ la cifra che Camera e Senato risparmieranno, grazie alla rinuncia alle indennità aggiuntive dei nostri portavoce. Ma andiamo con ordine. Ieri si sono finalmente insediate le commissioni parlamentari. Come sapete, sono il vero strumento operativo di Camera e Senato. La legislatura entra dunque nel vivo. Adesso possiamo lavorare concretamente su tutti i temi del nostro programma e del contratto di governo.

C’è però un primo atto che i nostri portavoce hanno già realizzato:
tutti i deputati e i senatori del Movimento 5 Stelle che sono stati eletti presidenti di commissione – ma anche i vice presidenti e i segretari – hanno deciso di rinunciare alle indennità aggiuntive che spetterebbero a chi ricopre questi ruoli.
Cosa vuol dire concretamente? Basta prendere la calcolatrice in mano: 2.630.000 euro risparmiati tra Camera e Senato nell`arco dei 5 anni di legislatura.
Non c’è spazio qui ora per elencare tutti i loro nomi perché siamo tantissimi: 9 presidenti, 5 vicepresidenti e 4 segretari alla Camera; 8 presidenti, 6 vicepresidenti e 7 segretari al Senato.

Auguro buon lavoro a tutti i miei colleghi. Un augurio che rivolgo anche ai rappresentanti delle altre forze politiche, a cui faccio un altro appello: perché non rinunciate anche voi alle indennità aggiuntive?

Temo che questa domanda rimarrà senza risposta.

E c’è un altro capitolo:

il Presidente della Camera Fico, la sottoscritta in qualità di vice presidente, e tutti i nostri portavoce che fanno parte degli uffici di presidenza di Camera e Senato, anche noi abbiamo già rinunciato alle indennità aggiuntive.
Totale: un altro milione e 698 mila euro di risparmi.

La rinuncia alle indennità, di tutti i nostri portavoce, è un fatto che, nella sua normalità, dimostra il nostro impegno nel voler ridurre i costi della politica e nel voler cambiare l’immagine del Parlamento, che non sarà più il simbolo degli sprechi e dei privilegi.

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Ps: il MoVimento 5 Stelle non ha mai dato, non dà e non darà indicazioni di voto nei comuni dove non è arrivato al secondo turno