di Giuseppe d’Ippolito, portavoce alla Camera del Movimento 5stelle
Grazie al Movimento 5stelle al governo, finalmente è partito l’iter per la bonifica della discarica abusiva di Bagni, a Lamezia Terme (Catanzaro), piena di rifiuti, arsenico, metalli pesanti, inerti e idrocarburi e causa di terribile incidenza, nella zona, di malformazioni neonatali, tumori e patologie respiratorie. Nel luglio 2015 il Meet Up lametino del Movimento 5stelle ne denunciò l’esistenza e i pericoli per l’ambiente e la salute, investendo la Procura locale e mantenendo sempre alta l’attenzione sul caso.
La Calabria è terra di ecomafie e veleni nascosti. Basti ricordare le indagini della recente inchiesta “Stige”, coordinata dalla Dda di Catanzaro, in cui si ipotizza lo smaltimento di rifiuti tossici provenienti dall’Ilva di Taranto. Si aggiunga, poi, il capitolo sul possibile inquinamento da fusti radioattivi che, secondo quanto emerso da verbali desecretati del Side, interesserebbe i comuni vibonesi di Serra San Bruno, Mongiana e Fabrizia, corroborato da un rapporto del maggio 2016 dell’Istituto superiore di Sanità. Ci sarebbe anche da rivedere la storia mai conclusa delle «navi a perdere», con il concorso della ‘ndrangheta e l’acquisizione di documenti, non solo da parte dell’eroico capitano Natale De Grazia, sullo smaltimento in mare di scorie mortali.
Lunga e forte, fatta di condivisione delle informazioni e di un approfondimento sul campo tipico del Movimento 5stelle, la battaglia del Meet Up di Lamezia Terme a proposito della discarica di Bagni è raccontata nel documentario “Das Gift der Mafia und das europäische Gesetz des Schweingens” (“Il Veleno della Mafia e la Legge Europea del Silenzio”), scritto e diretto da Christian Gramstadt con la collaborazione di Sandro Mattioli; produzione di Arte France e ARD/Radio Bremen. Il filmato, che, in collaborazione con il Comitato per il Bene comune di Sant’Eufemia (Cz), a Lamezia Terme proietteremo in italiano il prossimo 30 giugno alle ore 17 nella sala convegni di Unioncamere, ricostruisce la situazione di rischio della Calabria e la coraggiosa lotta degli attivisti a difesa del proprio territorio. Una lotta che, proprio con il Movimento 5stelle al governo, ha portato all’avvio della necessaria bonifica della discarica. Una lotta caratterizzata da un’intensa opera di informazione e divulgazione: dal basso e con lo scopo di migliorare la qualità della vita dei cittadini in un contesto segnato da forti appetiti criminali, come dimostra l’ultimo scioglimento, il terzo, del Comune di Lamezia Terme per infiltrazioni mafiose.