di Ignazio Corrao, MoVimento 5 Stelle Europa
Intorno alla vicenda della nave Aquarius bisogna ragionare sui FATTI prima di essere travolti dall’onda emotiva generata della pressione mediatica.
1- L’Italia ha semplicemente deciso di fare quello che fanno da sempre tutte gli altri Stati europei. La Francia chiude i porti e anche i movimenti secondari all’interno dell’UE quando vuole, la Spagna fa politiche di respingimento sistematico, Malta anche in questo caso non si fa problemi a dire “no, grazie” (ha la capacità di scomparire dalle carte geografiche quando vuole) e in generale gli Stati Europei non vogliono sentire parlare di sbarchi di migranti nei loro Paesi. In anni di arrivi ed emergenze hanno preferito chiudere gli occhi e lasciare sola l’Italia a gestire un gigantesco fenomeno storico, globale, causato da interventi scellerati (ad esempio quello in Libia) e sfruttamento economico da parte degli Stati sviluppati.
2- L’Aquarius non è una bagnarola che sta affondando come qualcuno ha lasciato intendere, ma una nave moderna, che fa Ricerca e Salvataggio (ne sentirete parlare come di Search and Rescue) nel Mediterraneo, e sulla quale nessuno sta rischiando la vita. Ovviamente siamo preoccupati per le 629 persone bloccate sulla nave e infatti il Presidente Conte ha predisposto l’invio di due motovedette con medici a bordo pronti a intervenire, ma stiamo parlando di questioni che si ripresentano ogni giorno con numeri crescenti ed è irragionevole pensare che si possa andare avanti così senza trovare una soluzione. Passare di emergenza in emergenza è esattamente ciò che vuole chi lucra sul business dell’immigrazione.
3- Il Governo Italiano ha inviato soccorso a bordo nonostante la nave sia molto più vicina a Malta che alla Sicilia, perché l’umanità rimane una qualità che è rimasta solo agli italiani in questo sconcertante quadro internazionale. Riteniamo che la solidarietà debba essere di tutti i Paesi, non solo dell’Italia.
L’Italia non è più governata da chi dell’immigrazione ha fatto un business (e ha fatto un favore a tutti gli altri Stati), e sta dicendo legittimamente che l’immigrazione verso l’Europa va gestita in modo congiunto da tutti i Paesi Europei. L’Italia non può più essere il campo profughi di tutta Europa e non può essere lasciata sola a gestire un fenomeno globale: questo per il bene dei migranti e dei cittadini italiani.