di Riccardo Fraccaro, ministro dei rapporti con il Parlamento e della democrazia diretta
Ciao a tutti. Oggi sono felice di darvi una bellissima notizia: ho deciso di abolire la tassa sulla democrazia. Molti di voi organizzano banchetti per la raccolta di firme a sostegno di referendum, petizioni o leggi popolari. È un impegno che serve a favorire la partecipazione e andrebbe incoraggiato. Invece per queste attività è previsto il pagamento di un’imposta di bollo per occupazione di suolo pubblico.
È un tributo che si paga in tantissimi Comuni e spesso viene applicato sia sull’istanza che sulla autorizzazione ai banchetti. Una tassa a carico dei cittadini che arriva fino a 32 euro a richiesta solo per poter partecipare alla vita politica e alla formazione delle decisioni pubbliche.
È una grave ingiustizia, un paradosso inaccettabile che ho deciso di sanare. Ho voluto che il mio primo atto ufficiale da ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta fosse quello di cancellare l’imposta sulla raccolta firme per dare un segnale chiaro. Abbiamo il dovere di incentivare la partecipazione, rendendola sempre più semplice, accessibile ed efficace perché solo così possiamo migliorare la nostra comunità.
Per questo ho interpellato l’Agenzia delle entrate in merito all’ambigua interpretazione da parte delle amministrazioni locali della legge in materia. Ho chiesto espressamente di stabilire, una volta per tutte, che gli strumenti di democrazia diretta siano esenti da imposta. Da oggi questa tassa che esisteva per ogni richiesta di raccolta firme non si pagherà più. Abbiamo azzerare i costi a carico dei cittadini per presentare referendum, leggi di iniziativa popolare, istanze e petizioni.
Da oggi sarà più facile esprimere e veder rispettata la volontà popolare: è questo il cambiamento che il MoVimento 5 Stelle ha portato al Governo. Tutto attraverso l’opzione zero, cioè senza nemmeno ricorrere ad una nuova legge ma con un semplice atto interno.
Con la nostra rivoluzione gentile vogliamo semplificare e migliorare la qualità della vita dei cittadini con atti concreti, a partire dall’aspetto più fondamentale di tutti: il libero esercizio dei diritti democratici. La democrazia si può rigenerare solo valorizzando la partecipazione, affrancandola da costi e adempimenti che ne scoraggiano l’esercizio.
Altri hanno cercato di frenare le iniziative democratiche dal basso, inasprendo gli obblighi per far valere i propri diritti e ostacolando in ogni modo la partecipazione.
Noi invece vogliamo che i cittadini siano liberi di partecipare alla vita democratica del Paese, liberi di decidere direttamente del proprio futuro, liberi di esprimere la propria visione della comunità senza dover pagare per questo. Da oggi c’è una tassa in meno per tutti i cittadini che vogliono partecipare. Per noi la democrazia non ha prezzo. Benvenuti nella Terza Repubblica.