di MoVimento 5 Stelle
Mettere fine alla parola “mafia” è sempre stato un faro che ha guidato il MoVimento sin dal suo inizio. Noi non stiamo perdendo tempo, e in Parlamento abbiamo già avviato in tempi brevissimi i lavori per la costituzione della Commissione Antimafia, presentando una proposta di legge del MoVimento 5 Stelle, che si prevede andrà in aula già la prossima settimana. Abbiamo proposto delle importantissime novità che consentirebbero un ampliamento dei poteri della Commissione su più fronti, in particolare riguardo a:
– vittime di estorsione e usura e, in generale a tutte le vittime delle mafie;
– rapporto tra mafie e informazione, in considerazione dell’elevato numero di pressioni ed intimidazioni a cui sono sottoposti i giornalisti;
– controllo sull’adeguatezza della normativa sulla confisca di beni di appartenenza alle cosche, così che i proventi illeciti siano utilizzati in modo più proficuo nell’interesse della collettività;
– estensione degli strumenti di lotta al terrorismo anche alle mafie.
La mafia è un fenomeno che per essere arginato necessita di un lavoro congiunto a tutti i livelli della società. Già nella precedente legislatura, abbiamo dimostrato come questo sia un tema che ci sta particolarmente a cuore, e ora è una priorità del contratto di Governo.
È giusto e doveroso parlare di rilancio dell’economia del Paese, di sostegno ai giovani lavoratori ma non possiamo rimanere indifferenti di fronte a fenomeni come l’acquisto di voti per poche centinaia di euro: è inaccettabile. Sono queste le situazioni che uccidono la democrazia, sfruttando la disperazione e la condizione di povertà di una fetta grandissima del Paese. Bene, noi vogliamo mettere fine a tutto ciò e abbiamo già proposto, tra l’altro, un ampliamento del reato di “patto di scambio politico-mafioso”. Sappiamo quanto sia lunga la strada, ma come ha detto “qualcuno”, “la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine”.
E nella stessa direzione opererà oltre alla Commissione antimafia, anche la Commissione Ecomafie, anche questa pronta a partire, più forte ed efficace. Tra i nuovi compiti attribuiti alla Commissione Ecomafie c’è quello di indagare sui tanti, troppi incendi negli impianti di gestione dei rifiuti e nei siti abusivi, sugli illeciti relativi allo smaltimento dell’amianto e di verificare l’attuazione della legge sugli “ecoreati” del 2015. Questo ci consentirà di stare al passo con le evoluzioni del fenomeno, attribuendo ai commissari poteri anche nel campo della prevenzione degli illeciti, per metterli in condizione di valutare quanto essi siano sensibili alle infiltrazioni malavitose.